Il vicepresidente dell’Europarlamento Pittella: “Gli anziani devono sentirsi inclusi nella società”
Entro il 2050 si stima il che il 25% degli europei avrà 65 anni o più,, una percentuale che in Italia e Spagna salirà addirittura oltre il 30%. Dati positivi perché segnalano un aumento dell’aspettativa di vita ma che portano con sé inevitabilmente delle nuove problematiche. “Gli anziani possono essere una risorsa umana attiva e non un fardello”, con queste parole, nel dibattito che ha organizzato insieme alla la Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio Onlus sul tema della “Qualità della vita nell’età anziana e fino alla fine”, il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella ha voluto sottolineare l’importanza per l’Ue di realizzare una piattaforma per l’assistenza e la cura dei pazienti anziani, e ha spiegato: “Dobbiamo lavorare per fare il modo di colmare le lacune del nostro stato sociale, dobbiamo fare in modo che gli anziani possano sentire di giocare ancora un ruolo in questa società, possano sentirsi inclusi”.
Durante l’evento – in cui sono intervenuti John Dalli, Commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori, e Mario Mauro, capo delegazione del Pdl a Bruxelles – l’Associazione Europea di Cure Palliative (EAPC Onlus) e la Società Europea per la Medicina Geriatrica (EUGMS) hanno presentato un manifesto congiunto per promuovere un piano d’azione europeo su cure palliative e geriatria. “Questa forte crescita delle aspettative di vita è un traguardo di cui dobbiamo essere fieri ma che porta con sé nuove sfide per la nostra società – ha dichiarato il commissario Dalli – Dobbiamo sostenere le cure palliative. Dobbiamo riuscire a migliorare i servizi senza incidere in maniera troppo forte sul budget. Non bisogna spendere di più ma meglio”.
Le cure palliative sono un approccio interdisciplinare volto a migliorare la qualità di vita dei pazienti. Non è una cura né un tentativo di allungare la vita con un accanimento terapeutico. È solo lo sforzo che la medicina fa per permettere a un malato o un anziano di vivere la parte restante della sua vita restante in maniera più serena e dignitosa, riducendo le sofferenze negli ultimi giorni della propria esistenza. Oggi vengono fornite soprattutto ai malati terminali di tumore, trascurando l’importanza che potrebbero avere invece anche per le persone anziane.
In questo settore della medicina è la Gran Bretagna ad essere il Paese europeo più avanzato. L’Italia è invece solo al dodicesimo posto di questa classifica con gli interventi che vengono definiti “davvero inconsistenti” e con, come spesso accade, grandi divergenze nello stesso Stivale tra le regioni del Nord, meglio attrezzate, e quelle del Sud. La buona notizia per il nostro Paese sta nel fatto che anche noi abbiamo un’eccellenza: il dossier presentato ieri al Parlamento europeo cita infatti l’ospedale Galleria di Genova come uno degli esempi di umanità nel trattare i pazienti anziani e terminali, un esempio da seguire in tutta Europa.
Alfonso Bianchi
Per saperne di più:
– L’Associazione Europea di Cure Palliative
– La Società Europea per la Medicina Geriatrica
– Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio Onlus
– La piattaforma europea Age