16.23 Van Rompuy annuncia su twitter che l’accordo è raggiunto. “Raggiunto l’accordo! Il Consiglio Europeo ha approvato il bilancio Ue per il resto del decennio. È valsa la pena di aspettare” ha twittato il Presidente del Consiglio europeo.
15.00 I leader sono tornati al tavolo di trattativa. Sono tutti e ventotto (Croazia compresa) nella sala, dopo altre tre rinvii. C’è chi dice che finisce presto, chi dice tardi e chi, più ragionevolmente, dice che non si sa.
8 febbraio, 11.40 Sei miliardi per i giovani, compensazioni da 500 milioni in agricoltura per l’Italia, che ottiene anche mezzo miliardo in più per le proprie regioni svantaggiate. Finalmente il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha fatto circolare la bozza di bilancio pluriennale. Tra le decisioni spicca la creazione di una ‘Iniziativa per l’occupazione giovanile’, per cui sono previsti 6 miliardi di euro complessivi. La metà di questi fondi, secondo la bozza, dovrebbe arrivare da investimenti mirati attraverso il Fondo sociale europeo.
L’Italia vede migliorata la sua posizione: al nostro paese vengono dati 1,5 miliardi di euro di fondi aggiuntivi all’interno dei Fondi strutturali per il sostegno delle regioni svantaggiato. Nella bozza di novembre era previsto 1 miliardo. L’Italia guadagna qualcosa anche in agricoltura: la bozza propone risorse aggiuntive allo sviluppo rurale per 1,5 miliardi, 500 milioni in più rispetto alla bozza Van Rompuy di novembre.
I PUNTI PRINCIPALI DELLA NUOVA BOZZA (Scarica il testo integrale in inglese)
LE CIFRE GENERALI – La nuova proposta prevede una riduzione di 12 miliardi di euro circa, in termini di impegni, rispetto alla precedente bozza di novembre, e di 34 miliardi rispetto all’attuale bilancio pluriennale per il periodo 2007-2013 (994 miliardi di impegni e 943 miliardi di pagamenti). In totale Van Rompuy ha proposto, per il 2014-2020, 960 miliardi di euro di impegni e 908,4 miliardi di pagamenti, una forbice che il Presidente del Parlamento Schulz ieri ha definito inaccettabile. Si parla anche di una disponibilità aggiuntiva, in termini di pagamento, di un margine fino a 12 miliardi di euro fuori bilancio.
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE – Secondo la nuova bozza verrà creata una ‘Youth Employment Initiative’ aperta a tutte le regioni con livelli di disoccupazione giovanile superiore al 25%, e quindi anche all’Italia. Per finanziare l’iniziativa ci saranno 6 miliardi, di questi 3 “arriveranno da investimenti mirati del Fondo Sociale Europeo e 3 miliardi da una linea di bilancio apposita”. Le percentuali di disoccupazione giovanile e la conseguente elegibilità verranno calcolate in base ai dati del 2012. Per questo fondo non saranno previsti tetti nazionali.
IL REBATE – Anche la Danimarca entra nel club dei privilegiati e otterrà un rimborso fissato a 130 milioni di euro. Ci perdono invece Svezia e Olanda il cui rebate sarà sostanzialmente dimezzato rispetto alla bozza di novembre. All’Olanda vanno infatti 650 milioni di euro (nella bozza di novembre erano di un miliardo e 150 milioni), alla Svezia 160 milioni (a novembre erano 325 milioni). Questi ultimi due Paesi potranno beneficiare però, insieme alla Germania, di una riduzione sul contributo Iva. Non è ancora chiaro quindi quanto sarà lo ‘sconto’ complessivo per queste nazioni. Resta invece invariato il rebate britannico, che secondo i trattati è permanente e può essere modificato solo con un voto all’unanimità, e che nel 2011 è stato pari a 3,6 miliardi.
ERASMUS – La nuova bozza parla anche di un generico e non quantificato aumento di fondi per l’Erasmus. Secondo il testo “visto il particolare contributo agli obiettivi della strategia Europa 2020, il finanziamento per Horizon 2020 (programma di ricerca e innovazione dell’Ue, ndr) e per tutti i programmi Erasmus, avrà una crescita reale rispetto ai livelli del 2013”.
RICERCA, COMPETITIVITÀ COESIONE E INFRASTRUTTURE – I tagli a ricerca, competitività, fondi di coesione e programmi di investimenti per le infrastrutture (compresi Galileo e Iter) e reti transeuropee (Tlc, trasporti energia) del ‘Connecting Europe Facility’) sono di 14 miliardi, il totale di questo capitolo passa da 139,543 miliardi di euro a 125,694 miliardi. I fondi per la ‘Connecting Europe Facility’ vengono ridotti ulteriormente da 41,249 miliardi a 29,299 miliardi (di cui 10 miliardi verranno da un trasferimento dal Fondo di Coesione). Nonostante ciò rimane un aumento del 40% rispetto al bilancio 2007-2013. Nel sottoparagrafo sui programmi di coesione, i finanziamenti vengono aumentati di 4,6 miliardi (da 320,148 a 324,777 miliardi). Queste cifre comprendono sia il programma per la disoccupazione giovanile che stanziamenti aggiuntivi per i paesi che sono stati più colpiti dalla crisi.
PACCHETTO PER I PAESI MAGGIORMENTE COLPITI DALLA CRISI – Fondi specifici aiutare i paesi in difficoltà sono previsti per: Grecia (1,375 mld), Spagna (1,824 mld), Portogallo (1 mld), Italia (1,5 mld, a novembre era 1 mld) Irlanda (100 milioni di euro).
TAGLI ALLE SPESE AMMINISTRATIVE – Prevista una riduzione ulteriore di un miliardo rispetto alla proposta del 23 novembre: si passa da 62,629 miliardi a 61,629 miliardi di euro. Rispetto alla situazione attuale i costi dell’amministrazione saranno ridotti in tutto di 2,5 miliardi, un miliardo in più rispetto a novembre.
AGRICOLTURA – Nel capitolo sui fondi della Politica agricola comune (Pac) e i programmi di sviluppo rurale ci sarà un aumento di 1,2 miliardi di euro rispetto al testo di novembre. Si passa da 372,229 miliardi a 373,479 miliardi di euro. Per aiutare i Paesi più penalizzati dai tagli al settore ci sarà un pacchetto di aiuti aggiuntivi. All’Italia vanno 1,5 miliardi di euro (500 milioni in più rispetto a novembre); salla Francia un miliardo, 700 milioni all’Austria poi Finlandia (600 mln), Spagna (500 mln), Portogallo (500 mln), Slovenia (150 mln) e Irlanda (100 mln).