Colonna sonora: Rosa Passos – É Luxo Só (Richard Jay Remix)
Quando leggerete queste parole ormai sarò già lontano.
I casi della vita a volte ci portano su strade che nemmeno immaginavi esistessero, senza che tu chieda niente il fato può condurci in luoghi misteriosi, anche all’interno di noi stessi; mi ritrovo dunque a dover scrivere in anticipo su queste pagine pregne di contenuti, perché a breve sarò costretto a prendere un volo.
Come tutto il mondo occidentale civilizzato e cattolico sa, questa rubrica esce il venerdì mattina, ma per causa di forza maggiore dovrò scrivere due giorni prima, l’altroieri per chi legge, senza sapere quello che succederà.
Per chi se lo stesse domandando: no, non sto andando nel Nevada a ritirare l’eredità milionaria del parente sconosciuto (vedi scorsa puntata).
Lascio il paese e l’intero globo appesi ad un filo. Potrebbe essere decaduto il Cavaliere, caduto il governo, potrebbe essere scoppiata la terza guerra mondiale, potrebbero aver mandato il Cavaliere in guerra. Neanche ho il tempo di vedere il suo attesissimo videomessaggio che, a detta di Alfano, riporterà il sole a splendere, evento di cui gli sarà grato il Fuckin’ Nordeuropa ormai da settimane in balia delle piogge invernali.
Questo messaggio lo immagino come qualcosa di totalmente nuovo rispetto al 1994: Berlusconi avrà più capelli, la calza sulla telecamera sarà sostituita da effetti speciali più raffinati e finalmente il paese avrà un nuovo partito in cui confidare, dall’astutissimo nome “Forza Italia”.
Ma tanto nessuno ha più l’abitudine di ricordare, ci sono gli smartfon a farlo per noi.
Si litiga sull’IMU che il governo – dopo averla votata nello scorso governo – ha deciso di eliminare per aiutare lo stremato popolo italiano, che magari si aspettava più lavoro, più stato sociale, una riforma elettorale, che la legge fosse uguale per tutti, la lotta alla corruzione e all’evasione e che Paola&Chiara continuassero a cantare per sempre. Ma l’IMU non s’ha da pagare.
Eppure non era tanto tempo fa che pagavamo a malincuore l’ICI, quando il governo di allora (non ricordo neanche più quale, le facce mi sembrano le stesse da tipo vent’anni) prontamente la eliminò per venirci incontro. In effetti poi aumentarono le tasse comunali, perché comunque le casse dello Stato hanno sempre fame, come il popolo per cui dovrebbero essere utilizzate. In sostanza non fu altro che una fregatura.
Ma oggi è tutto completamente diverso. Se non sarà l’IVA s’inventeranno qualche altra tassa da aumentare, comunque non quelle comunali.
Qualcun altro anni fa ci aveva convinto che una guerra avrebbe risolto la minaccia del terrorismo, avrebbe esportato la democrazia e sarebbe stata rapida e indolore. In Iraq è durata 8 anni, in Afghanistan ancora sta continuando.
Ma oggi è tutto completamente diverso. Grazie ai droni moriranno molti meno piloti.
E’ inutile ricordare, scurdammoce ‘o passato e andiamo avanti, anche se l’impressione è che stiamo facendo il mùnuolcher, bendati.
Per andare avanti ho deciso di andare a cercare me stesso in India: avevo già preparato i bagagli e fatto i vaccini quando me stesso mi ha telefonato da Ibiza. Butto un paio di costumi nello zaino, un libro di sociologia del sudoku, la recensione dei migliori mojitos dell’isola e stacco tutto per una settimana.
Se bisogna per forza dimenticare, tanto vale farlo godendo.
Buon uichénd a chi non perde mai la speranza, perché ha deciso di lasciarla a casa, nel cassetto dei sogni.
Francesco Cardarelli
PieSse:
Un pezzo di ferro che vola mi desta sempre qualche timore. Se dovesse succedere qualcosa all’aereo che va verso sole mare musica e mojitos, sulla lapide scrivete “è morto per qualcosa in cui credeva” e mettete una foto in cui sono “bello, giovane e abbronzato (cit.)”.