Siamo ultimi nella classifica della padronanza della lingua (e col francese non andiamo meglio)
Eppure il 99% dei ragazzi la studia a scuola, evidentemente con scarsissimi risultati
Che il popolo italiano non sia particolarmente a proprio agio con l’inglese (ma anche con il francese) non è un dato poi così sorprendente se si ha l’occasione di osservare, anche solo di sfuggita, le facce stralunate dei turisti stranieri in visita in una delle nostre capitali ed alla ricerca di informazioni, o peggio ancora di indicazioni, da passanti e residenti del luogo. Non è raro che si trovino di fronte a novelli Totò e Peppino che gli rispondono alla “Noio volevom savuar”. E a certificare la nostra ignoranza c’è ora anche una ricerca dell’Eurostat secondo cui sono gli italiani stessi ad ammettere di non essere esattamente delle ‘cime’ per quanto riguarda le personali abilità linguistiche.
Dall’analisi dell’Istituto statistico dell’Unione europea è emerso che nel 2011, con l’inglese, peggio di noi non c’era proprio nessuno in tutta l’Ue. Su un campione di persone intervistate tra i 25 e 64 anni, solo il 10% degli italiani adulti ha dichiarato di avere un’ottima conoscenza dell’inglese. Il 26% ha detto di possedere buone capacità e ben il 64% ritiene di conoscere la lingua in modo appena sufficiente. A farci compagnia tra gli ‘asini’, Francia e Germania con dati solo di poco migliori.
E se nel caso francese, l’avversione verso la lingua inglese è storicamente comprensibile – oltre che facilmente interpretabile nel celebre rifiuto di François Mitterand, ex Presidente della Repubblica francese, a pronunciare, o anche solo sentire pronunciare, l’espressione di assenso di origine anglosassone “Okay” – invece, la scarsa fiducia dei tedeschi nelle loro abilità linguistiche, è di più difficile interpretazione. I primi della classe sono risultati i maltesi (53% ritiene di avere un’ottima conoscenza dell’inglese) seguiti dalla Svezia (43%), da Cipro (41%) e da Danimarca e Olanda (entrambe 36%).
La ricerca è stata promossa in occasione della giornata europea delle lingue e ha analizzato anche lo studio delle lingue straniere nelle scuole primarie e secondarie. In questo caso, i dati italiani sono ancora più sorprendenti. Se
in Europa l’inglese è la lingua più studiata, con l’83% dei ragazzi delle superiori che seguono dei corsi, in Italia questa percentuale sale addirittura al 98%. Evidentemente con scarsissimi risultati.
Marco Frisone