La settimana scorsa un amico mio è andato a Parigi con la sua fidanzata, si sono fatti due giorni di vacanza.
Appena arrivati a Parigi, come prima cosa lei gli ha detto che avrebbe tanto voluto fare un giro alle Galeries Lafayette.
Andiamo bene, ha pensato l’amico mio.
Che alle Galeries Lafayette non hanno delle cose normali, hanno delle cose che si portano appresso un numero di zeri superiori alla media.
Possiamo dunque tra parentesi osservare che l’amicizia può godere della proprietà transitiva, in quanto mi sento di poter dire che l’amica del mio amico è a sua volta mia amica, mentre al contrario non può godere della proprietà transitiva il fidanzamento, altrimenti la fidanzata del mio amico sarebbe anche la mia fidanzata, ma lasciamo perdere.
Questa mia amica, la fidanzata dell’amico mio, di mestiere fa l’architetto, ed ha subito specificato che non era certo per le grandi marche esposte che voleva andare a fare un giro alle Galeries Lafayette, ma piuttosto per ammirarne la sontuosa architettura.
E certo, ha pensato l’amico mio.
Le Galeries Lafayette sono più di 60 en France et à l’étranger, ma la sede principale, famosa per il suo spettacolare stile art nouveau, è la sede di Haussmann, situata, manco a dirlo, in Avenue Haussmann, a due passi dalla fantastica sala per concerti Olympia, dallo storico teatro Rex, a quattro passi dal Louvre, da Les Halles e dal Centre Pompidou.
Allora nulla, questo mio amico porta la sua fidanzata alle Galeries Lafayette Haussmann, perché ella sostiene che il tipo di architettura art nouveau delle Galeries Lafayette Haussmann sia quel tipo di architettura art nouveau che dà per li occhi una dolcezza al core, che ‘ntender no la può chi no la prova.
Subito lasciarono ogni speranza loro che entrarono, e il portafoglio anche.
Difficile pensare a un intreccio più asfissiante di marche e marchi, profumi e profumiere, archi acuti, ottusi, a tutti sesti, a tutti tondi, colonne, bifore, trifore, quadrifore, quadriglie, quadrifogli, portafogli, fogli d’oro, orologi, tecnologici, illogici, insomma a questo mio amico appena entrato gli girava già la testa.
Ma ella, la sua amata, gli si avvicinò con fare gentile, posando le labbra sul suo orecchio, come si conviene alle persone innamorate.
Lui aveva in mente tutta Parigi, il loro primo incontro di amore vero, anni prima, in quella stessa romantica città.
Aveva in mente le promesse fatte e quelle ricevute, i momenti vissuti insieme.
Attorno a loro Lafayette li guardava con sfarzosa benevolenza a tutto tondo dalla sua cupola dorata circondata di bifore trifore e quadrifore.
In quel momento Parigi era tutto ed era per sempre.
La sua amata, gli si avvicinò con fare gentile, posando le labbra sul suo orecchio, come si conviene alle persone innamorate, e disse Spostiamoci che ho fatto una mitragliata di puzzette.
Ru Catania