Stampa e associazioni di Kiev parlano di decine di manifestanti spariti dopo le repressioni. Commissione Ue: “Siano garantiti diritti civili e libertà”
In questo momento sarebbero dodici, ma le associazioni aggiornano la lista di nomi e cognomi continuamente, in base ai contatti con le famiglie e alle notizie che si riescono a raccogliere. E’ la conta di quelli che, dopo la violenta repressione della manifestazione pro Ue da parte delle forze dell’ordine Ucraine, sono completamente scomparsi. A darne notizia è la stampa di Kiev, secondo cui dal 30 novembre si sono perse le tracce di diversi studenti e attivisti. C’è chi teme per la loro vita e chi sospetta che, a seguito delle violenze, siano in condizioni tali da dovere essere tenuti nascosti. Altre notizie parlano di prigionieri politici, incarcerati per il semplice fatto di avere manifestato.
Anche il ministero dell’Interno ucraino ha confermato di avere ricevuto 18 segnalazioni di persone scomparse. Tredici, ha specificato, sono già state ritrovate mentre di tre ancora non si hanno tracce.
Le notizie in arrivo da Kiev non sono passate inosservata a Bruxelles che “sta seguendo da molto vicino la situazione”, ha assicurato Maja Kocijancic, portavoce della responsabile Ue per gli affari esterni, Catherine Ashton. “Abbiamo esplicitamente chiesto indagini sull’uso eccessivo della forza contro manifestanti pacifici e la richiesta riguarda anche il bisogno di informazioni sulle persone scomparse” ha spiegato la portavoce. L’Ue torna ancora a chiedere che siano garantiti “tutti i diritti civili e le libertà, inclusi il diritto di parola, media e assemblea” e promette: “Continueremo a chiedere alle autorità di condurre indagini anche a proposito delle persone scomparse”.
L.P.