A Roma per incontrare Letta e alcuni ministri, il Commissario europeo dà un giudizio positivo sulle proposte del segretario Pd: “Mercato italiano sia più incisivo e dinamico”
Appena il tempo di presentarne una bozza e già il “Jobs Act” del segretario del Pd, Matteo Renzi, riscuote un consenso importante. L’ok arriva nientemeno che dal commissario Ue al lavoro, Lazlo Andor che oggi ha trascorso la giornata a Roma per discutere con le autorità italiane proprio della delicata situazione lavoro del nostro Paese, che non accenna a migliorare. Soltanto ieri Istat certificava un nuovo record per la disoccupazione giovanile, arrivata al 41,6%, il tasso più alto mai registrato. “Un tema molto serio” che “sta diventando un problema sociale, economico e politico” non solo in Italia ma a livello europeo, ha ammesso il Commissario.
A pesare, per il nostro Paese, sono in particolare, secondo Andor, “l’eccessiva segmentazione” e il “gap generazionale” tra le persone colpite dalla disoccupazione. Una situazione contro cui l’Italia deve reagire rendendo “più incisivo e dinamico” il mercato del lavoro. Proprio in questa direzione va il piano presentato dal leader del Pd: “Alcuni dei punti chiave”, riconosce Andor, “sono in linea con le raccomandazioni Ue sul mercato del lavoro”. Per dare una vera luce verde è ancora presto, “aspettiamo i dettagli”, prende tempo il Commissario, ma i segnali sembrano essere incoraggianti.
Quello appena iniziato sarà l’anno della vera offensiva europea contro la disoccupazione giovanile. Nel 2014 dovrebbe entrare in funzione il meccanismo di ‘Garanzia per i giovani”, che dovrebbe garantire a tutti i ragazzi con meno di 25 anni, un’offerta di lavoro o formazione a quattro mesi dalla fine degli studi o dall’inizio della disoccupazione. “Vorremmo che la disoccupazione non esistesse proprio” ha spiegato Andor, ma mantenerla in un arco temprale “non superiore ai 4 mesi” per ogni cittadino, “già potrebbe essere un buon inizio”.
Sufficiente l’impegno dell’Ue anche a livello di risorse stanziate, garantisce il Commissari: “Si possono sempre aumentare” ma “al momento” i circa 6 miliardi di budget europeo stanziati a favore dell’occupazione giovanile, “pensiamo siano più che sufficienti”. Di questi fondi, ha ricordato Andor, “l’Italia potrà disporre di circa mezzo miliardo”: abbastanza, ha garantito, per “fare la differenza”.
A Roma, il rappresentante per il lavoro della Commissione europea ha incontrato il Presidente del Consiglio, Enrico Letta i ministri del Lavoro e della Commissione territoriale, Enrico Giovannini e Carlo Trigilia. I due, secondo quanto si legge in una nota, hanno convenuto sulla necessità di promuovere un approccio innovativo, anche con misure sperimentali, per stimolare la creazione di lavoro sostenibile, che sono state per esempio messe a punto sia da parte italiana, nella bozza di accordo di partenariato, sia al livello della Commissione europea impegnata nella declinazione del programma Youth Guarantee.
Trigilia ha illustrato ad Andor gli interventi decisi per la decontribuzione del lavoro giovanile nelle due fasi di riprogrammazione dei fondi e gli obiettivi previsti per il nuovo ciclo di programmazione, per i quali si destina un significativo ammontare di risorse. “Per la prima volta – ha detto – è previsto un programma operativo nazionale per l’occupazione, per cui ci saranno misure che possono essere portate al livello nazionale e alcune che sono più sensibili alle condizioni locali”.