“Non vorrei farti pressioni, ma dieci giorni fa mi dicesti che nove giorni fa mi avresti detto se sei giorni fa avresti continuato a scrivere. Dieci giorni dopo che mi dici?”
Ecco, questa è la lettera che mi ha mandato il mio editore.
Hai ben che ragione, gli ho risposto.
Proprio così gli ho risposto, Hai ben che ragione.
A distanza di due giorni da quei dieci giorni torno a scrivere, ma volevo avvisare i lettori di un certo cambiamento di propositi nel mio spazio, nella mia rubrica, nel mio blog, o come diavolo volete chiamarlo.
Insomma, io scrivere un pezzo a settimana, in questo momento non ce la faccio.
Dovessi paragonarmi a un animale, per quanto riguarda lo scrivere, quello giusto potrebbe essere la lumaca.
Lascio un po’ meno bava in giro, per fortuna della mia compagna, ma sono lento un bel po’.
Un pezzo a settimana è poco, direte voi.
Non per una lumaca.
Chiedetelo a una lumaca, se è poco scrivere un pezzo a settimana.
Se avrete tempo di aspettare la risposta, scoprirete che la risposta è negativa.
Non è affatto poco, per una lumaca, scrivere un pezzo a settimana.
Così adesso, a naso, la situazione è la seguente.
Io, scrivere un pezzo a settimana, in questo momento non ce la faccio.
E per evitare di lasciare la mia faccia in homepage immobile come se stesse giocando all’orologiodimilanofatictac, che ogni volta che vai su Eunews c’è sempre un mio articolo vecchio di un mese, che voglia scusarmi l’editore, è una cosa che fa sempre abbastanza cagare, vedere un post vecchio di un mese, allora per evitare questa situazione, i miei prossimi post saranno un po’ diversi.
Ci saranno talvolta i miei pezzi come li ho sempre scritti, con la bava di lumaca e tutto il resto.
Ma ci saranno anche pensieri brevi, foto, cose ripostate da altri blog, disegni, link a Youtube, e cose simili.
Diciamo che sarò riconvertito da rubrica a contenitore.
E se non terrò botta neppure in questo modo, sarete autorizzati a mandarmi a stendere.
Dovrete solo darmi un paio di mesi per trovare le mollette.