Impegni “improrogabili” dell’ultima ora costringono il nuovo ministro della Difesa italiano a partecipare solo al primo dei due giorni di riunione a Bruxelles
Il nuovo ministro della Difesa, Roberta Pinotti, fa il suo debutto alla Nato con una visita “toccata e fuga”, senza discutere del tema di scottante attualità nell’agenda della riunione dei ministri della Difesa dei paesi alleati, vale a dire l’Ucraina. A quanto si apprende Pinotti è attesa domani mattina a Roma, per discutere in Parlamento delle missioni all’estero del nostro Paese. Si tratta di “impegni improrogabili” come fanno sapere fonti qualificate, e per questo motivo il rientro già nella serata di oggi risulta inevitabile.
Un appuntamento, quello romano, che costringe Pinotti a saltare la sessione della commissione Nato-Ucraina riunita a livelli di ministri della difesa. Un dato che acquista particolare rilevanza dati gli ultimi sviluppi nel’ex repubblica sovietica. Oggi si discuterà di difesa intelligente e messa in comune di uomini e mezzi, mentre domani verranno affrontati i temi Afghanistan e Ucraina. Va detto che l’impegno di Pinotti è di quelli dell’ultima ora, non previsti e dunque di quelli che hanno costretto a un repentino cambio d’agenda. Forse, data la situazione, in Parlamento avrebbero potuto aspettare a discutere col nuovo ministro e dare possibilità all’Italia di essere pienamente presente ai lavori coi partner Nato.
Emanuele Bonini