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Home » Economia » Accordo BEI – UniCredit: 700 milioni di euro per le imprese italiane

Accordo BEI – UniCredit: 700 milioni di euro per le imprese italiane

Firmate tre intese: 200 milioni per l’occupazione giovanile, 400 per gli investimenti, 100 per la protezione ambientale

Redazione</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/eunewsit" target="_blank">eunewsit</a> di Redazione eunewsit
18 Marzo 2014
in Economia

Firmate tre intese: 200 milioni per l’occupazione giovanile, 400 per gli investimenti, 100 per la protezione ambientale

euriniBanca europea per gli investimenti (BEI) e il Gruppo UniCredit hanno sottoscritto tre nuovi accordi per 700 milioni di euro di finanziamenti a medio-lungo termine destinati a fornire nuove risorse al tessuto produttivo italiano. Una nota spiega che sono tre le aree di intervento: oltre ai prestiti destinati a piccole e medie imprese, parte delle linee di credito (200 milioni di euro) è rivolta ad aziende che creano nuova occupazione giovanile, mentre un’ultima tranche è per i progetti finalizzati a fronteggiare e prevenire i danni delle calamità naturali.

I finanziamenti per l’occupazione giovanile rientrano nel programma Jobs for Youth, attivato dalla BEI dopo il Consiglio europeo di Bruxelles del giugno 2013. La linea di credito di 200 milioni aperta a UniCredit è destinata a PMI, Mid-Cap e Start-up innovative al fine di favorire nuova occupazione per i giovani nella fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Con questa operazione, il totale delle risorse BEI dedicate all’Italia con il Jobs for Youth sale a 440 milioni.

“La collaborazione consolidata che abbiamo con UniCredit si rafforza con queste operazioni, tutte finalizzate a far arrivare nuove risorse al tessuto produttivo italiano in una fase in cui iniziano a manifestarsi primi segnali di ripresa. Sottolineo l’importanza del prestito per le aziende che assumono o formano giovani e per le start up: solo con gli investimenti si può combattere l’emergenza sociale della disoccupazione giovanile”, ha commentatoDario Scannapieco, Vice Presidente della BEI.

“I nuovi accordi firmati con BEI confermano l’impegno della nostra banca a favore del sistema imprenditoriale italiano e ci consentono di rafforzare ulteriormente con interventi a medio lungo termine l’aiuto alle imprese per agganciare la ripresa. Con una particolare attenzione a un tema che ci sta molto a cuore, come quello dell’occupazione giovanile. L’operazione con BEI rientra in un più ampio piano del Gruppo a supporto delle imprese, che solo nel segmento corporate prevede oltre 6 miliardi di crediti nel corso del 2014”, ha ricordato Federico Ghizzoni, amministratore delegato di UniCredit.

Occupazione giovanile  (200 milioni)

200 milioni di euro vengono messi a disposizione, per il tramite di UniCredit e UniCredit Leasing, per il finanziamento di progetti di aziende italiane che creino occupazione giovanile.

Possono beneficiare dei prestiti le Pmi (fino a 250 dipendenti) e le Mid-Cap (fino a  3000 dipendenti) che rispondano almeno a uno dei seguenti requisiti:

– hanno assunto almeno un lavoratore (tre per le Mid-Cap) di età compresa fra i 15 ed i 29 anni nei sei mesi precedenti la domanda di prestito o lo assumeranno nei sei mesi successivi;

– offrono programmi di formazione professionale per i giovani, o stage/programmi di formazione per i giovani;

– hanno stipulato un accordo di cooperazione con un istituto tecnico o scuola o università per impiegare giovani (per esempio durante stage estivi);

– presentano un assetto proprietario in cui la maggioranza del capitale (oltre il 50%) è detenuto da giovani sotto i 29 anni;

I progetti finanziabili non potranno superare l’importo di 25 milioni.

Piccole e medie imprese (400 milioni)

Al sostegno delle PMI italiane saranno destinati 400 milioni di euro, con impiego di fondi BEI a condizioni di particolare favore. Le linee di credito, canalizzate sempre attraverso UniCredit e UniCredit Leasing, sono destinate al finanziamento sia di nuovi investimenti sia di  quelli in corso, purché non ancora ultimati.

I progetti finanziabili non potranno superare l’importo di 25 milioni.

Gli interventi, relativi ad aziende attive in tutti i settori produttivi (agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi) potranno riguardare l’acquisto, la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di fabbricati; l’acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; le spese, gli oneri accessori e le immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione; la necessità permanente di capitale circolante legata all’attività operativa.

Unicredit si impegna a fornire anche risorse proprie alle PMI beneficiarie, facendo così aumentare il plafond complessivamente a disposizione per il supporto del sistema economico  italiano.

Protezione ambientale (100 milioni)

La terza linea di credito è destinata al finanziamento di investimenti, a opera di Pmi e Mid-Cap, finalizzati alla  ricostruzione di infrastrutture nei settori dell’industria, del turismo e dell’agricoltura situati nelle regioni colpite da disastri naturali (Sardegna, Emilia Romagna, Toscana e Liguria  i casi più recenti).

Con tale linea sarà possibilità anche finanziare le opere di prevenzione come, a titolo esemplificativo, quelle antisismiche o quelle destinate al risanamento idrogeologico dei territori italiani.

Perla Ressese

 

Tags: accordibeiUniCredit

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