Devo essere onesto.
Per questa settimana avevo pronto un pezzo serio.
Davvero. Ve lo giuro.
Perché la settimana scorsa a Braine l’Alleud è successa una cosa brutta, e volevo raccontarvela.
Poi però ho pensato che tutto sommato preferivo postare questo meraviglioso video che ho scoperto ieri, e il pezzo serio slitterà alla prossima puntata.
Sapete cosa si intende per Shred e Shredding?
I significati che vanno per la maggiore di questi tempi sono due:
Il primo riguarda la tecnica sfrenata di quei chitarristi che suonano velocissimi, tipo così:
dove è la velocità del plettro nel vuoto, è la permittività elettrica del vuoto e la permeabilità magnetica del pickup al ponte.
Più precisamente:
- .
La formula è quella del calcolo del plettro di un chitarrista shredder, applicata al vettore velocità della luce.
Lo spazio-tempo secondo Steve Vai ha quattro pick-up, mentre quello malmsteeniano ne ha tre: per utilizzare la plettrata malmsteeniana si è operata una restrizione da quattro a tre pick-up, eliminando quello centrale.
Esprimendo i tre plettri spaziali in unità di tempo (si è diviso per ) si ottengono le componenti del vettore velocità di shred.
Nel secondo caso invece, col termine Shered si indica il rifacimento o l’adattamento di una differente traccia audio a un filmato musicale molto conosciuto, amato e stimato, possibilmente rovinando tutto e facendo sembrare dei mostri sacri un branco di incapaci. Geniale.
La miniera di questa fine arte, che vi assicuro fa morire dal ridere, è ovviamente Youtube.
Avremo quindi concerti di Santana in cui suona malissimo (infatti le prime volte credevo fosse il filmato originale), Van Halen che fa assoli scordatissimi, e così via.
Non so se il video che vi propongo sia esattamente classificabile come shred, ma fa sicuramente parte della stessa dissacrante famiglia.
Qualche buontempone ha preso un mega concerto dei Foo Fighters e ci ha messo come audio Les Sardines di Patrick Sebastien, che come dire, non è esattamente la quintessenza del rock’n’roll.
Da vedere assolutamente.