Si è appena inaugurato il semestre di presidenza italiana dell’Ue e nelle sale del Consiglio già si respira un’atmosfera familiare. Dal 1 luglio e fino al 31 dicembre a fare da sfondo alle riunioni dei capi di Stato e di governo dei ventotto saranno l’arte e il design italiano.
Se l’atrio del Justus Lipsius ospita i colori di Michelangelo Pistoletto, assemblati nell’installazione sospesa “Terzo Paradiso”, un’area all’ingresso è riservata all’esposizione dei venti prodotti che hanno vinto il Premio Compasso d’Oro organizzato dall’Adi, l’Associazione disegno industriale. Dalle lampade alle scrivanie, ma anche un trattore e uno scarpone da sci: sono infinite le declinazioni del design nostrano, a metà tra innovazione e praticità.
Il Premio Compasso d’Oro, istituito nel 1954, è il più antico premio di design e con gli anni è diventato uno dei più autorevoli. Per ripercorrere le fasi e la storia di uno dei settori in cui l’Italia è più apprezzata, allo stesso piano della sala del Consiglio, sono esposti anche sei prodotti della ‘Collezione Storica’ Compasso d’Oro, ciascuno rappresentativo di un decennio. Dalla macchina da scrivere ‘Lettera 22’ della Olivetti al televisore Doney. In più, le sale di rappresentanza affidate all’Italia per il periodo della presidenza, sono arredate a cura di FederlegnoArredo.
“Essere presenti in questo luogo di grande visibilità politica con il migliore design è per FederlegnoArredo e per Adi un onore – ha sottolineato il presidente di FederlegnoArredo Roberto Snaidero – rappresentiamo un’eccellenza per il Paese e siamo certi che portare il meglio della creatività italiana a Bruxelles sia un modo per portare valore a questo semestre di presidenza italiana”.
Anche il presidente Adi Luciano Galimberti ha ricordato quanto questa visibilità possa trasformarsi in opportunità: “Il design è una risorsa strategica e trasversale che può connettere la produzione, la formazione, il commercio e il turismo valorizzandone le eccellenze. L’arte e il design ci rappresentano e sottolineano l’unità di pensiero che caratterizza il nostro modo di creare, di vivere e di lavorare”.