Secondo Silvia Costa, europarlamentare del Pd “la candidatura a Commissario per Educazione, Cultura e Politiche Giovanili dell’ ungherese del PPE Tibor Navracsics è certamente politicamente controversa, se facciamo riferimento alla sua presenza nel Governo Orban, richiamato criticamente dal Parlamento Europeo e dalla precedente Commissione sui temi della libertà di informazione e dei media”.
“E’ evidente che ogni Stato Membro ha diritto ad indicare un commissario – continua Costa – e che Navracsics avrà, come gli altri, il diritto/dovere di essere ascoltato sui programmi e gli obiettivi del suo mandato dalla Commissione parlamentare competente, ovvero la Commissione Educazione e Cultura che presiedo”.
Ma per “superare l’esame” del Parlamento Europeo, conclude Costa , “Navracsics dovrà dare risposte esaurienti e garantire con la massima chiarezza che i valori e diritti fondamentali sanciti dal Trattato dell’Unione Europea siano da lui rispettati e promossi, in particolare nell’ambito delle politiche culturali ed educative”.