- L'Europa come non l'avete mai letta -
martedì, 15 Luglio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Politica » Cofferati: Un errore la fiducia a Juncker. Potevamo contrattare e abbiamo ceduto

Cofferati: Un errore la fiducia a Juncker. Potevamo contrattare e abbiamo ceduto

Intervista all'unico eurodeputato Pd che ha votato “No” al nuovo esecutivo in cui “i socialisti sono sotto rappresentati, ci sono poche donne, commissari con conflitto di interesse e Moscovici imbrigliato dai falchi. Il tutto per la promessa di un piano da 300 miliardi di cui non conosciamo i dettagli”

Alfonso Bianchi</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@AlfonsoBianchi" target="_blank">@AlfonsoBianchi</a> di Alfonso Bianchi @AlfonsoBianchi
23 Ottobre 2014
in Politica
Grecia, eurogruppo, pensioni

Sergio Cofferati

Per nove anni segretario generale della Cgil, leader della battaglia per la salvaguardia dell’articolo 18 che nel 2002 portò al Circo Massimo di Roma circa tre miioni di persone, Sergio Cofferati è uno che di trattative ne capisce qualcosa. E la trattativa che ha portato alla formazione e poi all’approvazione della Commissione Juncker la boccia senza appello. Nonostante riconosca “l’importanza che il presidente sarà una persona votata dai cittadini europei”, e il fatto che “i commissari socialisti siano di un ottimo livello”, nella sua valutazione complessiva “gli aspetti negativi superano di gran lunga quelli positivi”, e per questo, a differenza degli altri esponenti del Pe e in controtendenza rispetto al gruppo dei Socialisti e Democratici di cui fa parte nel Parlamento europeo ha votato “no” alla fiducia al nuovo esecutivo comunitario.

Perché?
“Le ragioni sono tante. Innanzitutto la composizione numerica in cui il gruppo socialista è penalizzato. Siamo pesantemente sotto dimensionati rispetto a popolari e liberali mentre la composizione di Parlamento e Consiglio mostra rapporti di forza di altra natura. Ci sono poi poche donne”.

Sono solo 9 su 28, come nella Commissione Barroso
“Una cosa inaccettabile soprattutto per chi fa della parità di genere una delle sue bandiere, è una soluzione che mina le basi politiche che sosteniamo. Bisogna poi aggiungere poi che dei nostri 8 commissari solo 2 sono donne. Insomma il problema è in casa nostra”

Cosa pensa dei commissari non socialisti?
“Le regole non sono state rispettate, ci sono due commissari, Hill e Canete, in palese conflitto d’interessi. Approvandoli è come considerare la loro posizione un elemento di normalità. C’è poi un commissario di estrema destra alla Cultura. La cultura per noi europei è un valore fondativo e identitario, e noi l’abbiamo affidata a una persona che nel suo Paese ha dato prova di orientamenti reazionari e ha limitato le libertà di stampa”.

I socialisti però hanno esultato della nomina di Moscovici agli Affari economici
“Le deleghe che gli sono state date perdono di valore visto che sarà sotto il controllo dei popolari Katainen e Dombrovskis, che gli impediranno di fare il suo lavoro”.

Non le piace quindi la nuova formula scelta da Juncker con i vicepresidenti coordinatori?
“Questo modello organizzativo accentua la nostra sotto rappresentanza”

Il primo vicepresidente, e braccio destro di Juncker, però sarà un socialista, Timmermans
“In una Commissione con un Presidente popolare il fatto che il suo vice sia un socialista è solo una cosa normale, non certo una concessione che ci è stata fatta. Che poi avrà tanti poteri e potrà bilanciare le cose è tutto da vedere”.

Che pensa del discorso pronunciato ieri da Juncker al Parlamento?
“Le sue parole non lasciano presagire un cambiamento di rotta rispetto a questi anni. Ha soltanto ribadito il rispetto dei vincoli imposti in questi anni”.

Ha anche parlato di usare appieno la flessibilità contenuta nelle regole, crede non sia abbastanza?
“La flessibilità nelle regole c’era anche prima, quindi non vedo cosa cambi. E comunque anche se questa flessibilità fosse più marcata non sarebbe certo sufficiente a portare la crescita”.

E del piano da 300 miliardi cosa pensa?
“Quello è come l’albero di Bertoldo: non ci ha ancora spiegato in cosa consisterà, non ha detto se saranno fondi pubblici o privati, non si capisce da dove possano arrivare questi soldi”.

Avreste quindi dovuto bocciare il nuovo esecutivo?
“Dare a Juncker una delega dicendo ‘poi lo incalzeremo’ mi sembra piuttosto singolare come strategia. Se non si esercita il potere quando lo si ha, se non lo si esercita quando si forma la Commissione, quando lo si deve esercitare?”.

Ritiene che il Parlamento approvandolo con questi presupposti gli abbia dato una cambiale in bianco?
“Beh, non proprio in bianco, ma se si cede in maniera eccessiva poi non ci sono gli strumenti per poter contrastare”.

Una delle motivazioni per l’approvazione è stata la volontà di poter cominciare a lavorare quanto prima
“Un argomento non valido, questo per noi era il momento di contrattare, e non l’abbiamo fatto”.

Tags: Aldecgilcommissione europeafiduciajunckerliberaliparlamento europeopdpopolarippeS&DSergio Cofferatisocialistitrattativa

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

convenzione
Editoriali

Il momento della verità per la “maggioranza Ursula 2.0” è arrivato

14 Novembre 2024
deforestazione
Economia

Il voto Ue sulla deforestazione sancisce l’alleanza tra Ppe ed estrema destra contro il Green Deal

14 Novembre 2024
Fitto
Politica

La vicepresidenza a Fitto divide il centro-sinistra (e la maggioranza Ursula)

12 Novembre 2024
Raffaele Fitto nel corso dell'audizione di conferma per il ruolo di vicepresidente esecutivo della Commissione europea [Bruxelles, 12 novembre 2024]
Politica

Modello De Gasperi e mediazione, Fitto l’europeista al cospetto del Parlamento Ue

12 Novembre 2024
Olaf Scholz Germania
Politica

Germania, accordo su elezioni anticipate il 23 febbraio 2025

12 Novembre 2024
Digital

Temu ancora nel mirino della Commissione Ue per violazione della protezione consumatori

8 Novembre 2024
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione