Salgono a 32 milioni gli aiuti che in totale la Commissione europea ha deciso di dare all’Ucraina per far fronte alla crisi in atto. “L’Unione europea è pronta ad aumentare il proprio sostegno nei confronti delle popolazioni colpite dal conflitto come parte dello sforzo complessivo per l’Ucraina”, ha dichiarato Federica Mogherini, Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza. “Non dobbiamo dimenticarci delle comunità di accoglienza che stanno dimostrando una grande solidarietà nei confronti degli sfollati interni”, ha sottolineato Mogherini. In quest’ottica, “misure di rafforzamento della fiducia tra questi due gruppi sono importanti per rafforzare la società ucraina nella sua interezza”.
L’Ue ha deciso di fornire 3.3 milioni di euro supplementari a favore delle popolazioni più vulnerabili colpite dal conflitto in corso nell’Ucraina orientale in modo da garantire i loro bisogni fondamentali e prepararli all’inverno. Con questo provvedimento il finanziamento umanitario della Commissione sale a 11,05 milioni dall’inizio della crisi. L’assistenza fornita dall’Ue mira ad affrontare le esigenze più acute ed immediate fornendo rifugio, cibo, servizi sanitari, protezione e sostegno non alimentare.
Ulteriori 4.5 milioni di euro sono stati messi a disposizione per soddisfare le esigenze di recupero e di integrazione degli sfollati interni e delle comunità di accoglienza, nonché per promuovere un clima di fiducia. Particolare attenzione è data al sostegno di progetti volti a sviluppare comunità su piccola scala, come scuole e infrastrutture mediche, e ad alleviare le tensioni, promuovendo la riconciliazione mediante un dialogo comunitario inclusivo.
“Migliaia di civili vulnerabili sono stati spinti dal conflitto in una crisi umanitaria”, ha ricordato Christos Stylianides, commissario Ue agli aiuti umanitari e gestione delle crisi. Per questo motivo secondo il commissario, “è imperativo che tutte le parti coinvolte nel conflitto aderiscano al diritto umanitario internazionale e assicurino il libero accesso umanitario alle persone bisognose”.
La situazione umanitaria nelle aree di Donetsk e Luhansk rimane critica. La crisi ha provocato gravi danni alle infrastrutture e ai sistemi di fornitura di elettricità e acqua. Nonostante il cessate fuoco del 5 settembre, i combattimenti sono continuati in alcune parti dell’Ucraina portando ad uno spostamento su larga scala della popolazione all’interno del paese e oltre i suoi confini. Sono state registrate più di 440.000 persone come sfollati interni mentre altre 488.000 sono fuggite nei paesi vicini. Gravi violazioni del cessate il fuoco vengono riportate quotidianamente ed i bombardamenti si sono persino intensificati in alcune parti di Donetsk e Luhansk, aggravando ulteriormente la crisi.