- L'Europa come non l'avete mai letta -
giovedì, 16 Ottobre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Politica » Frontini: “Da Juncker su esercito retorica federalista o tattiche politiche?”

Frontini: “Da Juncker su esercito retorica federalista o tattiche politiche?”

Uno studio dell’analista del think tank brussellese Epc indaga i motivi e le ragioni che hanno mosso il presidente della Commissione Ue a proporre la creazione di un esercito comunitario

Simone Aazami</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@simoneaazami" target="_blank">@simoneaazami</a> di Simone Aazami @simoneaazami
12 Marzo 2015
in Politica

Bruxelles – I tagli alla difesa, gli allarmi di alcuni paesi per il comportamento della Russia, la necessità di mostrare un’Europa forte hanno spinto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker a lanciare un appello dal forte valore politico, anche se senza speranze che venga accolto alla lettera. Almeno in questi anni. Lo sostiene Andrea Frontini, analista del think tank indipendente Epc (European Policy Centre), in un’analisi pubblicata oggi motivi e le ragioni che hanno spinto il presidente della Commissione a fare la sua dichiarazione.

Secondo Frontini Juncker è preoccupato per il declino delle capacità militari dell’Europa, legato a “una serie di tagli finanziari scoordinati e dovuti al regime di austerità”, ed ha dunque voluto porre l’accento sull’importanza delle forze armate in termini di sicurezza. Il presidente della Commissione tra l’altro, facendo riferimento alla crisi ucraina e alle sue “più ampie ripercussioni nelle relazioni tra Ue e Russia”, secondo Frontini ha ragionato in termini strettamente politici: sottolineando la posizione aggressiva di Mosca avrebbe infatti voluto “cementare la coesione all’interno dell’Unione in un periodo di grande incertezza per le prospettive del conflitto in Ucraina”.

Il parere dell’analista dell’Epc è che l’esercito dovrebbe servire non per essere utilizzato subito, come tra l’altro ha specificato lo stesso Juncker, ma come “un componente all’interno di un’interazione molto più complicata con la Russia”, che riesca “a bilanciare attentamente gli interessi e le percezioni divergenti che gli Stati membri hanno su questo tema”. Con il riferimento poi alla questione Ucraina, secondo Frontini, Juncker ha voluto in realtà toccare un argomento più importante, che “gli Europei dovranno necessariamente affrontare se vorranno avere una certa influenza sulla politica internazionale futura (inclusa quella del turbolento e vicino Nord Africa)”, ovvero quello che riguarda “l’utilizzo della forza in un clima globale in rapido cambiamento e sempre più multipolare”.

Frontini afferma che “a parte la dichiarata fiducia di Juncker nella tendenza ad un modello europeo federalista, il suo ruolo come presidente della Commissione Ue lo pone nella posizione di affrontare il tema delle forze armate in un’ottica di integrazione”, e dunque “gli Stati membri dovrebbero essere considerati come i principali destinatari delle sue dichiarazioni, date le loro radicate divergenze sui fini ultimi della politica di difesa europea e la loro generale riluttanza ad alleggerire la propria sovranità in materia militare”.

A sostegno dell’ipotesi che quella di Juncker sia una valutazione politica ben formulata, piuttosto che un’idea solo apparentemente non ancora realizzabile, l’analista ricorda che “a giugno i vertici europei si riuniranno per ridiscutere la politica di difesa dell’Europa”, e afferma che “probabilmente, ‘alzando l’asticella’ con una dichiarazione così provocatoria, egli abbia sperato di indurre ad un pensiero più innovativo in un settore ancora anemico”.

Secondo Frontini però “l’appello di Juncker per un esercito europeo rimarrà nell’iperuranio platonico per parecchie ragioni, incluso lo stadio ancora embrionale che caratterizza l’integrazione militare europea”; tuttavia aggiunge che “discutere riguardo a simili politiche a lungo termine rappresenta una prova importante della solidarietà politica europea e dell’efficacia della politica estera”. Per questa ragione dunque “più del risultato finale conta il processo”, che “la dichiarazione del presidente della Commissione ha il merito di contribuire a mantenere vivo”.

In conclusione perciò, secondo Frontini, “l’appello di Juncker deve essere visto come un messaggio politico sfaccettato e di stimolo”, nella prospettiva di una maggiore consolidazione europea e di un più rilevante ruolo internazionale, e in previsione di un presumibile dialogo sul ruolo globale dell’Unione che potrebbe essere avviato nei prossimi mesi.

Tags: epcesercito europeofrontinijunckerthink tank

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

Difesa Esercito UE
Politica

I programmi elettorali dei partiti/ 2: Le ricette per la difesa europea

13 Maggio 2024
Difesa Ue Fabio Massimo Castaldo HGE9
Politica Estera

INTERVISTA / Castaldo: “Siamo di fronte a un bivio storico per l’Europa della difesa, serve un approccio cooperativo”

2 Dicembre 2022
Pacchetto Sicurezza Difesa Ue
Politica

La Commissione Ue alza le ambizioni sulla difesa dell’Unione con un pacchetto su mobilità militare e cybersicurezza

10 Novembre 2022
addestramento
Politica Estera

La Commissione UE chiede ai Ventisette di “spendere meglio e insieme” per difesa: “Altrimenti aumento budget è spreco”

17 Maggio 2022
Cultura

L’Ucraina ammessa nella federazione europea delle istituzioni linguistiche EFNIL

22 Marzo 2022
I partecipanti al terzo panel di HGE8, dedicato al "Ruolo globale dell'UE davanti alle nuove sfide". La soluzione passa per una vera politica estera comune [Roma, 1 dicembre 2021]
Politica Estera

HGE8: L’Europa geopolitica arranca, va rivista la politica estera comune

1 Dicembre 2021
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione