Bruxelles – Le elezioni regionali che si sono tenute in Andalusia hanno visto i socialisti guidati da Susana Diaz confermarsi al primo posto, il Partito popolare (al governo in Spagna) al secondo e un grande esordio di Podemos, la formazione politica nata dalla piazza degli Indignados, che ha ottenuto il terzo posto.
Il Partido Socialista Obrero Espanol (Psoe) si conferma come prima formazione politica con il 35,4% dei voti e 47 seggi ottenuti su 109. Il Partito di Mariano Rajoy, primo ministro spagnolo, è sceso dal 40,6% del 2012 al 26,7% con 33 seggi; mentre la terza forza nella scena politica andalusa ora è il partito di Pablo Iglesias, che ha ottenuto il 14,8% e 15 deputati eletti.
La formazione di Susana Diaz dunque, dopo aver governato per trentatré anni la regione, si conferma al primo posto, mentre netto è il tracollo del Partito popolare che perde diciassette seggi. Un netto successo invece quello di Podemos, che ha probabilmente assorbito molti degli elettori di Izquierda Unida, crollata al 7%. Il partito di centrodestra Ciudadanos ha preso il 9,1% dei voti e nove seggi.
Sembra la fine del bipartitismo anche in Spagna dunque, con nuove formazioni che irrompono nella scena politica e che costringeranno il presidente uscente Susana Diaz a cercare delle alleanze di governo. A fine anno si voterà inoltre per le elezioni politiche e non è escluso che la frammentazione dello scenario andaluso non possa riproporsi a livello nazionale.
Podemos è risultato il partito più votato a Cadice, davanti a popolari e socialisti, i quali tuttavia si sono riconfermati come prima forza della regione, ma che per governare in minoranza dovranno cercare di bilanciare gli equilibri politici.