“Il disegno di legge europea per l’anno 2014 mira a chiudere 11 procedure di infrazione e 7 casi di pre-infrazione (Eu-pilot)”. E’ quanto ha dichiarato Michele Bordo, presidente della commissione Politiche Ue di Montecitorio, nella relazione che ha dato il via all’esame del provvedimento da parte dello stesso organismo parlamentare.
Bordo ha ricordato che al momento della presentazione del provvedimento da parte dell’esecutivo, lo scorso 19 marzo, erano “91 le procedure di infrazione pendenti a carico dell’Italia”. Nello specifico, ha proseguito il deputato del Pd, si tratta di 75 contestazioni “per violazione del diritto dell’Unione europea” a cui si aggiungono altre “16 per mancato recepimento di direttive” comunitarie.
Il disegno di legge presentato dal governo si compone di 21 articoli e interviene in differenti settori. Tra le misure più importanti, c’è l’introduzione di alcuni obblighi informativi nei confronti della Commissione europea in materia di aiuti di Stato alle imprese. E’ prevista poi una modifica delle norme per l’affidamento di servizi pubblici locali, per rispondere alle esigenze di trasparenza delle procedure di assegnazione.
Si interviene anche sulla disciplina dei rimpatri per i cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno rilasciato da un altro Paese Ue. Attualmente vengono espulsi verso lo Stato membro che ha rilasciato il permesso. Con le modifiche ciò avverrà solo in presenza di accordi bilaterali tra l’Italia e lo Stato membro interessato, altrimenti il rimpatrio sarà verso il Paese terzo di origine o di provenienza.
Una ulteriore novità, qualora il testo diventi legge, riguarda l’abbassamento a 16 anni del limite minimo di età per il conseguimento della patente di guida per alcune categorie di veicoli (Am, A1 e B1) con la possibilità di trasportare passeggeri.
C’è inoltre una norma che attribuisce maggiore autonomia decisionale al gestore della rete ferroviaria (Rfi) riguardo alla determinazione del canone per l’utilizzo della rete stessa. Da segnalare, infine, un articolo del disegno di legge che prevede l’assegnazione di concessioni per lo sfruttamento di frequenze radiofoniche attribuite alla Rai ma non utilizzate.