Roma – “È autolesionista pensare di risolvere la sfida dell’immigrazione chiudendo Schengen”. Il sottosegretario con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, risponde così alle proposte che il leader leghista Matteo Salvini “scimmiotta da Marine Le Pen”. Secondo Gozi, sospendere o cancellare il trattato sulla libera circolazione delle persone sarebbe controproducente sia a livello europeo, perché vorrebbe dire “rinunciare ai nostri valori”, ma soprattutto dal punto di vista nazionale, perché significherebbe “stabilire che l’Italia dovrà per sempre farsi carico del problema da sola”.
L’esponente dell’esecutivo, intervenendo a un incontro organizzato a Roma dall’europarlamentare Goffredo Bettini, esprime poi il suo giudizio positivo sull’Agenda per le migrazioni presentata dalla Commissione europea. “Ha di buono non solo una risposta all’immediato – sostiene – ma anche l’indicazione delle politiche da costruire nel corso di questa legislatura europea”. Politiche delle quali rivendica la paternità a nome del governo, perché ritiene che l’Agenda riprenda “le proposte che abbiamo avanzato durante il semestre di presidenza” del Consiglio europeo.
Gozi precisa che il pacchetto presentato dall’esecutivo comunitario “non è un menù dal quale si può scegliere di prendere solo un antipasto o solo un primo”, ma può essere efficace, a suo avviso, solo se abbracciata complessivamente. Al nostro Paese, ad esempio, premono di più gli aspetti dell’intervento umanitario in mare – a tal proposito Triton, “con il rafforzamento e l’ampliamento del raggio d’azione, adesso sostituisce veramente Mare nostrum”, dichiara il sottosegretario – e della redistribuzione dei richiedenti asilo, cui “l’Agenda dà una prima risposta”. Dall’altro lato, però, “siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità – annuncia Gozi – e lo stiamo facendo perché stiamo lavorando per recepire le direttive sull’asilo e migliorare l’identificazione di chi ne fa domanda, come ci chiede l’Europa”.