Bruxelles – Europa, Medioriente e Nord Africa uniti contro la minaccia terroristica. I capi di Stato dell’Unione e i vertici delle istituzioni internazionali si stringono attorno ai Paesi dove tre attentati nelle ultime ore hanno provocato quasi 60 vittime. Al momento sono 28 i morti accertati nella strage avvenuta in Tunisia, dove due uomini armati hanno aperto il fuoco contro clienti dell’hotel Imperial Marhaba di Sousse. Sarebbero 25 invece i defunti nell’attentato suicida che ha avuto come teatro la moschea di Kwait city. In Francia, un uomo è stato trovato decapitato vicino a un impianto di gas industriale a Saint-Quentin-Fallavier, dove il sospettato avrebbe anche provocato un’esplosione che ha ferito due persone.
“Tunisia, Kuwait e Francia: Europa e mondo arabo uniti come vittime e nella risposta. I terroristi vogliono dividerci, ma ci uniscono anche di più”. Così l’Alto rappresentante per la Politica estera europea, Federica Mogherini, ha espresso le sue condoglianze in un tweet pubblicato in francese, inglese e arabo sul suo profilo. I terroristi “mirano a destabilizzare le nostre società spargendo paura, sospetto e pregiudizio – ha poi aggiunto Mogherini in un comunicato – Nessuna nazione, nessun potere porterà avanti questa battaglia da solo. Abbiamo bisogno di una vera alleanza globale. Stiamo assistendo a un tentativo senza precedenti di manipolare la religione per giustificare il terrorismo e creare divisioni nelle nostre società. Non cadremo nella trappola. I miei pensieri vanno anche alle persone in Siria, Iraq e Nigeria, che sono fra le prime vittime di attacchi terroristici quasi ogni giorno”.
“Esprimiamo le nostre condoglianze e la nostra solidarietà a Francia, Kuwait e Tunisia che sono stati vittime di selvaggi attacchi terroristici” è stato il messaggio del presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk.
Non appena ha appreso la notizia dell’attentato, il presidente francese François Hollande ha subito lasciato vertice per tornare all’Eliseo. “L’emozione non può essere la sola risposta – ha commentato Hollande prima di abbandonare Bruxelles – Le risposte sono l’azione, la prevenzione, la dissuasione e quindi la necessità di portare dei valori e non cedere mai alla paura. Dobbiamo essere all’altezza di tutte le circostanze, non creare divisioni inutili, sospetti che sarebbero intollerabili, insomma dobbiamo fare il lavoro che i francesi si attendono da noi”.
Proviamo un “sentimento di grande dolore per ciò che sta avvenendo soprattutto in Tunisia – ha commentato il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi – La nostra amicizia, la nostra solidarietà, le nostre condoglianze vanno al presidente della Repubblica, al primo ministro, al Governo e al popolo di questa regione del Mediterraneo a cui noi attribuiamo grande importanza, rilievo e valore. L’unità crisi della Farnesina è al lavoro anche per verificare l’eventuale presenza di nostri connazionali”. “Questa – ha continuato Renzi – è una giornata in cui la solidarietà è stata espressa direttamente anche al presidente francese François Hollande”.
“I nostri cuori sono con le vittime di questi atti terroristici – ha dichiarato il premier britannico David Cameron – Ho parlato con Hollande e ho offerto la nostra solidarietà con il popolo francese. Faremo tutto ciò che possiamo per cooperare con i paesi colpiti da questi attentati”. “La cosa più importante – ha aggiunto – è affrontare questa retorica radicale avvelenata che sta influenzando tante giovani menti. Le persone che fanno questo dicono di farlo nel nome dell’Islam, ma non è vero. L’Islam è una religione di pace. Lo fanno nel nome di una perversa ideologia che dobbiamo combattere con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione”.
Germania e Francia sono “unite contro l’odio cieco del terrorismo”. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, che ha aggiunto: “Condanniamo nei termini più duri questo atto di terrorismo e fanatismo”