- L'Europa come non l'avete mai letta -
martedì, 15 Luglio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Cronaca » Il fronte Ue anti-accoglienza si compatta: quote inaccettabili

Il fronte Ue anti-accoglienza si compatta: quote inaccettabili

Riuniti a Praga, i leader di Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia preparano la linea comune contro la proposta di Bruxelles: "Serve approccio volontario". E chiedono maggiore attenzione per la situazione dei Balcani e rispetto rigoroso delle regole di Dublino

Letizia Pascale</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@LetiziaPascale" target="_blank">@LetiziaPascale</a> di Letizia Pascale @LetiziaPascale
4 Settembre 2015
in Cronaca

Bruxelles – Si preannuncia di nuovo bufera sul tentativo della Commissione europea di mettere in piedi un sistema di quote per la redistribuzione dei migranti. Anche di fronte ad una crisi che si fa ogni giorno più pesante, nulla sembra essere cambiato. Di sicuro non per Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia, il cosiddetto gruppo di Visegrad i cui leader, riuniti oggi a Praga, inviano a Bruxelles un messaggio chiaro: “L’introduzione di un sistema obbligatorio e permanente di quote per misure di solidarietà sarebbe inaccettabile”. Necessario, sottolinea il gruppo dei quattro, “preservare la natura volontaria delle misure”, così che “ogni Stato membro possa costruire sulla propria esperienza, le migliori pratiche e le risorse disponibili”.

Insomma pur dicendosi “profondamente rattristati dalla perdita di migliaia di vite umane”, Polonia e compagni non sembrano intenzionati a muoversi di un millimetro. Almeno non nella direzione indicata dall’Ue, a cui chiedono di “evitare le accuse reciproche” e, invece, “focalizzarsi su un dialogo costruttivo che porti ad una efficace azione comune”. Per prima cosa, chiedono i leader del gruppo di Visegrad, “l’approccio dell’Ue non dovrebbe essere ridotto solo al Mediterraneo ma rispecchiare adeguatamente le rotte di immigrazione dei Balcani occidentali e dell’Est”. In questo senso serve anche “una distribuzione più bilanciata del supporto finanziario dell’Ue”.

Tutti gli Stati membri, lamenta poi il blocco dell’Est, dovrebbero rispettare gli obblighi legali, in particolare con una “pena e rigorosa applicazione del regolamento di Dublino e con un sistema funzionante di registrazioni”. In questo senso deve essere una “priorità massima” la messa in atto degli hotspot per registrare i migranti, non solo, come previsto dalla Commissione nei Paesi di frontiera, ma anche “fuori dall’Ue, lungo la rotta dei Balcani occidentali”.

Occorre anche un maggiore aiuto europeo per i Paesi che si trovano a proteggere i confini esterni dell’area Schengen. Orban e compagni propongono “operazioni comuni guidate da Frontex che “dovrebbero integrare le capacità nazionali nei Paesi più colpiti mentre nulla nel quadro della regolamentazione Ue stabilisce chiaramente una responsabilità di ogni Stato membro per la protezione dei confini esterni dell’Ue e dell’area Schengen”.

Grande attenzione anche all’azione esterna. I quattro propongono una “cooperazione intensificata” di Nazioni Unite, Unione africana e Lega Araba sulla gestione dell’immigrazione illegale e il coinvolgimento di Stati Uniti e Russia nel tentativo di risolvere le crisi in Libia, Siria e Medio Oriente. Sul lungo termine si suggerisce anche di incrementare l’assistenza allo sviluppo ai Paesi di origine e transito mentre vanno resi immediatamente operativi accordi di riammissione con Paesi chiave.

La buona direzione sulla “gestione delle radici profonde dei flussi migratori” era stata individuata, sostengono i Paesi dell’Est, nel corso del Consiglio europeo di giugno ma “i progressi sul campo non sono stati sufficienti”. Per questo ora i leader chiedono una “rapida messa in atto” di quelle misure e alla Commissione chiedono di presentare, in occasione dell’incontro straordinario dei ministri degli Interni e della Giustizia del 14 settembre, “misure valide per fare diminuire e eventualmente far cessare i fattori di attrazione”.

Tags: commissione ueimmigrazioneorbanPoloniaquoteUeungheriaVisegrad

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

Aerei Saab [foto: imagoeconomica]
Politica

L’Europa aumenta la spesa per la difesa, ma si affida all’estero

19 Novembre 2024
germania
Politica

Immigrazione, Johansson avverte la Germania: “Pronti a procedura d’infrazione, se necessario”

18 Novembre 2024
Cronaca

Resistenza agli antibiotici, Kyriakides invita alla cultura dell’uso responsabile

15 Novembre 2024
Crescita [foto: imagoeconomica]
Economia

Ue ed eurozona, crescita lenta e graduale. Ma pesa l’effetto Trump

15 Novembre 2024
convenzione
Editoriali

Il momento della verità per la “maggioranza Ursula 2.0” è arrivato

14 Novembre 2024
Notizie In Breve

Una protezione civile europea con personale militare per rispondere alle emergenze

14 Novembre 2024
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione