Bruxelles – Ricatto “pubblicitario” per ammorbidire le notizie sullo scandalo Volkswagen? Lo denuncia l’eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio che, in un’interrogazione presentata oggi al Parlamento Europeo, si rivolge alla Commissione facendo riferimento al fatto che “è stata pubblicata, dalla stampa francese, una notizia secondo la quale una società di comunicazione operante per conto della principale casa automobilistica europea responsabile della frode sulle emissioni di CO2 degli autoveicoli, avrebbe proposto, a decine di testate giornalistiche europee, di condizionare la propria presenza pubblicitaria all’‘accondiscendenza’ che queste ultime avrebbero eventualmente dimostrato nel trattare lo scandalo emerso”.
Borghezio chiede dunque alla Commissione europea “se non intenda, come garante per i diritti dei consumatori dell’Unione, verificare le conseguenze della truffa messa in opera dalla casa automobilistica tedesca in merito alla pubblicità ingannevole e a quella comparativa circa i valori di emissione degli autoveicoli, ed inoltre indagare circa i condizionamenti posti in essere sui mezzi di informazione per occultare ai consumatori le notizie sul caso”.