- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 17 Ottobre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Politica Estera » Immigrazione, “da settembre calato flusso verso Italia grazie a missione Ue”

Immigrazione, “da settembre calato flusso verso Italia grazie a missione Ue”

L’ammiraglio Credendino a capo della missione europea nel Mediterraneo descrive l’azione degli scafisti e le modalità di contrasto. Per passare alle fasi successive di EunavforMed servirà risoluzione Onu e cooperazione dei libici

Domenico Giovinazzo</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@giopicheco" target="_blank">@giopicheco</a> di Domenico Giovinazzo @giopicheco
8 Ottobre 2015
in Politica Estera

Roma – A settembre si è registrato un calo del flusso migratorio diretto in Italia attraverso il Mediterraneo. Lo ha spiegato in audizione davanti al Comitato Schengen Enrico Credendino, l’ammiraglio italiano a capo di EunavforMed, missione Ue contro gli scafisti nel Mediterraneo. Secondo l’ufficiale, il calo è avvenuto grazie all’annuncio del passaggio alla fase due delle operazioni, quella partita ieri e che prevede un intervento operativo contro i trafficanti nelle acque internazionali. La comunicazione dell’avvio del secondo step “ha avuto un effetto deterrente”, secondo Credendino. La conseguenza è che “attualmente il 73% dei migranti sceglie la rotta a Est, quella che passa per i Balcani”, ha aggiunto, mentre “quando è partita Eunavfor Med il flusso proveniva per il 50% dal Sud e per il 50% da Est”.

Sebbene abbia ricordato che, a differenza di Mare Nostrum, la missione Ue non abbia la ricerca e il salvataggio in mare come finalità principale, l’ammiraglio ha sottolineato come “nei primi 108 giorni di attività” siano stati salvati “3.076 migranti, tra cui la piccola Sofia che ha dato il nome all’operazione”. Il soccorso in mare, infatti, rimane “un obbligo internazionale e un obbligo morale” e dunque è “la priorità di ogni marinaio”, ha precisato.

Sono 16 gli scafisti arrestati grazie all’intervento europeo. Sulle loro modalità di azione, Credendino ha rivelato che prediligono l’utilizzo di barconi di legno, i quali hanno una maggiore capacità di carico e possono garantire ai trafficanti “fino a 400 mila euro” di introiti per ogni viaggio. Anche i gommoni vengono utilizzati, ma in questo caso il guadagno delle organizzazioni criminali può raggiungere al massimo i 70 mila euro e, una volta utilizzata, l’imbarcazione diventa inservibile al contrario di quelle in legno.

Proprio il riutilizzo delle barche è un punto nodale del contrasto al traffico di esseri umani. La strategia degli scafisti prevede la partenza di due natanti: uno con il carico di migranti e l’altro con i criminali che fanno da scorta fino al raggiungimento delle acque internazionali. Lì lanciano la chiamata di soccorso e poi rientrano. Il loro obiettivo è far sì che siano i mercantili a prestare il soccorso, perché una volta tratti in salvo i migranti lasciano il barcone alla deriva e i trafficanti possono recuperarlo per riutilizzarlo in altri viaggi.

È principalmente in questo passaggio che interviene operativamente la missione Ue, almeno finché non si passerà alle fasi successive, ha spiegato Credendino. Anche Eunavfor Med usa due imbarcazioni per gli interventi: una effettua il soccorso mentre l’altra insegue gli scafisti impedendo il recupero del barcone e provando ad arrestarli.

Per il passaggio alle fasi successive – l’estensione delle operazioni alle acque territoriali libiche ed eventualmente alla costa per colpire i barconi ancorati nei porti – serve una risoluzione dell’Onu che “in teoria potrebbe arrivare anche senza una formale richiesta delle autorità libiche”, ricorda l’ufficiale di Marina. “Ma di fatto ciò non avverrà perché Russi e Cinesi, membri permanenti del Consiglio di sicurezza, opporranno il loro veto” se l’intervento non sarà richiesto da un governo di unità nazionale.

La formazione di un esecutivo libico è necessaria non solo per la risoluzione Onu ma anche perché la missione Ue ha bisogno della collaborazione operativa dei libici, ha dichiarato Credendino. “Noi non vogliamo fare danni collaterali, non possiamo farne” perché c’è scritto espressamente nel mandato della missione, ha indicato, e dunque “bisogna che qualcuno ci dica quali sono le imbarcazioni da distruggere e quali le strutture” utilizzate dai trafficanti. Per questo “la fase tre” della missione “va fatta con i libici ed è difficile pensare di farla senza di loro”, ha concluso l’ammiraglio.

Tags: ammiragliobarconiEnrico CredendinoEunavfor Medimmigrazionelibiamigrantimissione Ue Mediterraneoonurisoluzionescafistitrafficanti

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

germania
Politica

Immigrazione, Johansson avverte la Germania: “Pronti a procedura d’infrazione, se necessario”

18 Novembre 2024
Cop29
Green Economy

Clima, l’Eurocamera chiede ai leader riuniti alla Cop29 di sposare il principio “chi inquina paga”

14 Novembre 2024
Credit: Frontex
Cronaca

Meno 43 per cento di attraversamenti irregolari delle frontiere da inizio anno, rileva Frontex

12 Novembre 2024
Centro di rimpatrio in Albania costruito dall'Italia (Photo by Adnan Beci / AFP)
Politica

Nuovo stop al protocollo Italia-Albania. Dietrofront per altri sette migranti, i giudici di Roma chiamano in causa la Corte Ue

11 Novembre 2024
unrwa israele
Politica Estera

Israele bandirà l’Unrwa dal proprio territorio. Critiche da Ue e Stati Uniti: “È insostituibile”

29 Ottobre 2024
ALBANIA CENTRO   DI   SCHENGJIN  (imagoeconomica)
Editoriali

Ma davvero si può credere che il problema dell’Unione europea sia l’arrivo dei migranti?

22 Ottobre 2024
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione