Bruxelles – Il dibattito sulla sede unica del Parlamento europeo si fa sempre più vivo, e ora la domanda centrale è: se il polo istituzionale europeo restasse solamente a Bruxelles, migliorerebbe o peggiorerebbe la governance dell’Ue? La risposta è semplice per Catherine Trautmann, ex sindaco di Strasburgo ed ex ministro del governo francese, che oggi ha ufficialmente lanciato la campagna “Strasbourg, THE seat” per rendere quella della città francese la sola sede del Parlamento Ue. “Mantenere uniti i poteri legislativi ed esecutivi dell’Ue nella capitale belga rafforzerà la burocrazia e l’opacità del sistema, indebolendo le ambizioni politiche dell’Europa”, sostiene Trautmann che propone: “Invece di abolire la sede di Strasburgo, rafforziamola, la democrazia del Parlamento europeo dipende da questo”.
“Bruxelles fa rima con tecnocrazia, Strasburgo fa rima con democrazia” è il motto dell’ex sindaco di Strasburgo, che ha lanciato la sua campagna oggi a Bruxelles. Per prima cosa Trautmann ha smentito che la doppia sede moltiplichi gli sprechi: “Accusano Strasburgo di una spesa annua oscillante tra i 50 e i 200 milioni di euro, ma queste cifre sono il risultato di conti del tutto inaffidabili, ai quali non viene applicato un approccio razionale. Dobbiamo invece preoccuparci delle esagerate spese di Bruxelles”. Trautmann però non dice né quanto si risparmierebbe avendo una sola sede a Strasburgo né quanto costa l’attuale doppia sede.
Debole per i sostenitori di “Strasbourg, THE seat” anche l’argomento di chi sostiene che la capitale dell’Alsazia non è una città abbastanza internazionale: “Spesso i nostri avversari vedono Strasburgo come un centro provinciale rispetto a Bruxelles, con dei sistemi di infrastruttura, trasporti e alloggio poco sviluppati. La città per cui ci battiamo per l’unica sede Parlamentare, è invece uno storico polo di dialogo e cooperazione internazionale ricco di istituti di eccellenza nel campo dell’educazione, delle relazioni, della sicurezza e della scienza”.
Secondo la campagna, creare una sede unica a Strasburgo consentirà anche di creare un ambiente migliore, in emtrambe le città, sia per chi lavora nell’istituzione sia per i residenti della zona: “La realtà residenziale e lavorativa devono convivere in maniera piacevole, Strasburgo garantisce questa situazione e il palazzo del Parlamento europeo ne è un perfetto esempio, collocato tra il quartiere abitativo di Contades e il parco De l’Orangerie”. A Bruxelles invece si verifica lo scenario opposto, uno “straripamento di istituzioni” che con il tempo non sta più dando respiro al cittadino, Trautmann ha sostenuto questa tesi facendo riferimento al termine “Bruxellizzazione” indicando la sempre più rapida trasformazione di proprietà private in uffici.
“Strasburgo è funzionale e organizzata”, ribadisce l’ex ministro della cultura in Francia, spiegando come le vie d’accesso al Parlamento sia dall’aeroporto che dalle stazioni ferroviarie siano perfettamente efficienti, garantendo rapidi treni veloci diretti verso Bruxelles, Francoforte, Lussemburgo. “Le persone coinvolte nell’istituzione sono soddisfatte delle sistemazioni che offre il Parlamento”, continua Trautmann, “un gran numero di stanze di hotel sono disponibili e a prezzi accettabili”
La campagna “Strasbourg THE seat” propone una chiara divisione dei poteri da parte delle città europee istituzionali: Il potere giuridico a Lussemburgo, i compiti economici e finanziari a Francoforte e gli incarichi amministrativi ed esecutivi a Bruxelles. Strasburgo dovrebbe ricoprire il ruolo di capitale europea della politica e dell’etica, secondo l’ex sindaco, l’unica via per preservare la democrazia del Parlamento europeo.