Bruxelles – Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha deciso di convocato un vertice informale dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea il prossimo 12 novembre, subito dopo il summit sull’immigrazione con i Paesi africani a La Valletta. Nonostante i progressi fatti sulla gestione dell’immigrazione grazie ai due Vertici di settembre e ottobre, scrive Tusk nella lettera di invito ai leader, “la situazione è ancora molto seria e i flussi continuano a un ritmo senza precedenti”, con il mese scorso che ha visto “la cifra record di 218mila rifugiati e migranti attraversare il Mediterraneo”. Dopo la reintroduzione dei controlli alle frontiere in diversi Paesi europei, tra cui Germania, Austria e Ungheria, “l’unica maniera per non smantellare Schengen è di assicurare una corretta gestione dei confini esterni dell’Ue”, ha affermato Tusk secondo cui “dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere per mantenere Schengen intatto in modo tale che ogni iniziativa per reintrodurre controlli alle frontiere possa essere ritirata”.
I prossimo 11 e 12 novembre a La Valletta, a Malta, i leader Ue incontreranno i rappresentanti dei Paesi africani e di altri Paesi chiave per discutere della gestione dell’immigrazione. L’obiettivo del vertice, scrive Tusk, sarà di valutare l’attuazione delle misure decise a livello Ue, soprattutto nella cooperazione con i Paesi terzi per fermare i flussi, nel rimpatrio di chi non ha diritto all’asilo, nella creazione degli hotspot in Grecia e Italia e nel rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne. Un Consiglio europeo ordinario sul tema dell’immigrazione è già in programma per dicembre.