Bruxelles – Incrementare i controlli e intensificare le misure di sicurezza riguardo l’esportazione di armi per evitare che finiscano tra le mani dei terroristi o dei regimi violenti. Questa è la richiesta della commissione Affari esteri del Parlamento europeo, gli eurodeputati hanno votato una relazione sul rafforzamento delle regole che monitorano l’export d’armi, un voto che assume un valore maggiore dopo gli attentati di Parigi.
“Votando questo report, i membri del Paramento europeo hanno dato un forte segnale all’Europa in merito alla necessità di rafforzare i controlli sull’esportazione di armi. Le armi di matrice europea continuano ad essere utilizzate in guerre e conflitti a livello globale, il Parlamento europeo è lieto di accogliere misure più efficienti e sicure per l’export d’armi” ha spiegato il relatore del rapporto, Bodil Valero dei Verdi.
Lo scenario della sicurezza in Europa, ha Valero, è cambiato drasticamente, i conflitti stanno deteriorando sia i confini europei settentrionali che meridionali e allo stesso tempo “abbiamo visto finire le armi europee tra le mani dei regimi repressivi, dei terroristi e criminali, alimentando i conflitti nei loro Paesi”. Se l’Ue vuole preservare la sicurezza, i diritti umani e la pace internazionale non può essere superficiale nei controlli sull’esportazione delle armi, argomenta Valero, per questo motivo il report è finalizzato anche a “criticare Francia, Regno Unito e Germania, i tre giganti dell’esportazione d’armi in Europa, per non aver fornito dati accurati e completi riguardo ogni singolo movimento di export”.
Contrastare l’ingresso di armi destinate ai terroristi già insediati in Europa, è lo scopo primario della relazione. Gli europarlamentari hanno insistito particolarmente affinchè ci siano regole più rigide in merito alle armi disattivate, ossia quelle che mediante un’operazione tecnica vengono in modo permanente ed irriversibile rese inerte. “Classificando le armi semi-automatiche come militari e contrastando il contrabbando di armi, riusciremo a ridurre il rischio di consegnare un potenziale arsenale nelle mani sbagliate. Speriamo che la relazione possa ricevere supporto da tutto il Parlamento quando si voterà in plenaria” ha concluso Valero.