- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 17 Ottobre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Politica » Terrorismo, Prodi: “Risposta a minacce è intelligence, non lo stop a Schengen”

Terrorismo, Prodi: “Risposta a minacce è intelligence, non lo stop a Schengen”

L’ex presidente della Commissione europea invita i Paesi Ue a una maggiore cooperazione. “Senza un accordo tra Usa e Russia la lotta all’Isis non si vince”, dice. Sulla Brexit è convinto non ci sarà ma si avrà una Europa a due velocità

Domenico Giovinazzo</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@giopicheco" target="_blank">@giopicheco</a> di Domenico Giovinazzo @giopicheco
21 Novembre 2015
in Politica

Roma – “Invece di collaborare di più a livello di intelligence tra gli Stati membri si fa il discorso di rimettere barriere tra un Paese e l’altro”. L’ex presidente della Commissione europea, Romano Prodi, è critico sulla via che sta emergendo nell’Ue per garantire la sicurezza di fronte alla minaccia del terrorismo. “Se la Germania propone di fare eccezioni a Schengen invece di rafforzare la cooperazione tra servizi segreti, le prospettive non sono buone” per riuscire a contenere le minacce dell’Isis, aggiunge a margine del convegno “Il governo di un mondo multipolare”, a Roma. Secondo il professore, il modo per affrontare correttamente l’attuale situazione “non è rompere accordi”, come quello sulla libera circolazione, “ma fare nuovi accordi più forti”.

Bisogna “coordinare i servizi segreti e le polizie dei diversi Paesi” indica ancora l’ex capo dell’esecutivo comunitario. Prodi riconosce che si tratta di un aspetto sul quale gli Stati membri sono impegnati – come dimostra l’operazione coordinata da Eurojust prima degli attentati di Parigi, che ha portato a diversi arresti di presunti terroristi spersi per il Continente – ma solo “un pochino”, perché “tutti gli analisti che ho seguito in questi giorni dicono che in Belgio e in Francia ci sono stati dei buchi di informazioni che hanno reso ai terroristi più facile fare ciò che hanno fatto”.

Riguardo all’aspetto esterno del problema terrorismo, la necessita di contrastare l’Isis in Siria, il professore non ha dubbi: non si otterranno risultati se continueremo a vedere “Francia e Gran Bretagna che intervengono da un lato e Germania che si tira indietro dall’altro”. Ma soprattutto, continua,  “senza un accordo tra Stati uniti e Russia non è possibile una strategia vincente contro il terrorismo” dell’autoproclamato Stato islamico.

Il professore, nel corso del suo intervento alla due giorni organizzata dalla Comunità Domenico Tardini a Villa Nazareth – si chiuderà oggi con la partecipazione del cardinale Pietro Parolin –, affronta anche il tema della Brexit (la possibile uscita del Regno unito dall’Ue, sulla quale i cittadini britannici saranno chiamati a decidere nel 2017) e delle conseguenze per il futuro dell’Europa. Definisce “politicamente incomprensibile” il motivo che ha indotto il premier David Cameron ad annunciare il referendum con così largo anticipo, “perché l’effetto immediato è stato un indebolimento del Regno unito a Bruxelles”.

Poi indica che a Londra “gli interessi economici vogliono la permanenza nell’Ue mentre sono i media a riflettere il sentimento fortemente anti-europeo”. Secondo Prodi, lo stesso Cameron non vorrebbe la Brexit e “infatti sta contrattando delle concessioni da poter sventolare” all’elettorato per convincerlo a votare per la permanenza nell’Unione. Per l’ex presidente della Commissione alla fine vincerà quest’ultima posizione, ma “qualunque sarà l’esito referendario – avverte – è difficile che la Gran Bretagna entri in un processo europeo” che stringa verso una maggiore integrazione.

Questo si rifletterà sul futuro dell’Ue che “diventerà una unione a due velocità, con alcuni Paesi che avranno una partecipazione marginale”. E non è detto che l’Europa che marcia più spedita sia perfettamente coincidente con l’Eurozona. “In linea di massima è chiaro che i Paesi dell’euro sono più fortemente uniti tra loro”, spiega il professore. Tuttavia, aggiunge, “bisogna andare verso paesi che si uniscano in maniera ancora più forte per dare un esempio” agli altri di cosa possa essere “l’Europa futura”. Se i Paesi che ne costituiranno il nucleo più forte “includeranno tutti i quelli dell’euro lo vedremo” conclude Prodi, lasciando intendere che la probabilità di vederne alcuni esclusi non è remota.

Tags: anti-terrorismobrexitcollaborazioneintelligenceIsisprodiSchengenservizi segretiterrorismo

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

germania
Politica

Immigrazione, Johansson avverte la Germania: “Pronti a procedura d’infrazione, se necessario”

18 Novembre 2024
Manifestazione dell'opposizione al regime degli ayatollah in Iran [Bruxelles, 17 ottobre 2024]
Politica Estera

Iran, l’opposizione al regime degli Ayatollah sfila a Bruxelles: “L’Ue riconosca le Guardie della rivoluzione come terroristi”

17 Ottobre 2024
[foto: European Council]
Cronaca

Schengen, questa sconosciuta: gli italiani possono circolare liberamente senza saperlo

8 Ottobre 2024
Keir Starmer and Ursula von der Leyen
Politica Estera

Il rafforzamento della cooperazione strategica dopo la Brexit: Ue e Regno Unito hanno obiettivi comuni

2 Ottobre 2024
permessi
Cronaca

In aumento i permessi di soggiorno rilasciati dall’Ue, 115 mila a cittadini russi

12 Settembre 2024
Starmer (sx) e Scholz oggi a Berlino (Foto RALF HIRSCHBERGER / AFP)
Politica Estera

Starmer a Berlino e Parigi per “dare una svolta alla Brexit”

28 Agosto 2024
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione