Bruxelles – Non c’è più spazio per il partito Alternativa per la Germania e la loro radicalizzazione anti-immigrati all’interno del gruppo europeo Conservatori e riformisti. Il terzo più grande gruppo politico al Parlamento Ue ha espulso l’ultimo membro rimanente, con una mozione passata grazie al sostegno di 45 componenti di Ecr, rispetto a 13 contrari e 4 astenuti. “Me ne vado, cara Ecr”, scrive sui social media l’eurodeputato Marcus Pretzell. Arne Gericke, membro tedesco del gruppo e uno dei promotori della mozione, ha motivato il risultato del voto riferendosi alla “tendenza alla radicalizzazione” di Afd degli ultimi mesi. Dichiarazioni sull’uso della violenza armata contro gli immigrati illegali che entrano in Germania e l’annuncio di un avvicinamento con il Partito della libertà austriaco di estrema destra, si sono rivelati determinanti per la fine della permanenza del partito tedesco all’interno del gruppo.
La questione ha avuto inizio il mese scorso, quando la leadership di Ecr ha rilasciato un comunicato ufficiale chiedendo ai due membri del partito tedesco di lasciare il gruppo di propria iniziativa. Marcus Pretzell si trova ora senza una casa politica, unendosi agli altri 15 deputati “non iscritti” del Parlamento europeo. Tra questi figurano l’ex leader francese del Fronte Nazionale, Jean-Marie Le Pen, e l’euroscettico polacco Janusz Korwin-Mikke, tristemente noto per aver utilizzato il saluto nazista durante una discussione. La sua collega Afd, Beatrix Von Storch, aveva già deciso, venerdì 8 aprile, di abbandonare la poltrona da conservatrice e riformista per spostarsi sul lato del gruppo euroscettico più incallito, Europa della libertà e della democrazia diretta. Tra i membri di quest’ultimo anche il Movimento cinque stelle e il Partito dell’indipendenza della Gran Bretagna.