Bruxelles – L’intenzione dell’Austria non è quella di chiudere le frontiere ma quella di rafforzare, eventualmente, i controlli. È la rassicurazione che il ministro della Difesa di Vienna, Hans Peter Doskozil, ha dato all’omologa italiana, Roberta Pinotti, incontrata in Lussemburgo in occasione del Consiglio dei ministri europei. È stato il membro dell’esecutivo austriaco a chiedere un incontro all’italiana per “precisare” la posizione del Paese, riporta Pinotti a fine giornata. “Ad oggi non mi ha parlato di chiusura e mi ha detto che in ogni caso quello che potrebbero decidere se non ci sono risposte europee convincenti sono controlli più serrati”, spiega il ministro italiano.
In particolare, quello che Vienna chiede all’Europa, è di “lavorare per una polizia di frontiera”, tema su cui l’Italia si è detta d’accordo. Molto meno conciliante si è invece detta Pinotti sull’ipotesi di chiusura del Brennero: all’omologo austriaco, spiega, “ho detto non sono d’accordo” e questo “non solo per motivi economici ma anche per quello che vuole dire simbolicamente chiudere una frontiera tra due Paesi che sono sempre stati amici”. L’Italia ha anche ricordato a Vienna come il nostro Paese “ha vissuto per un periodo da sola, per esempio nel 2013, tutto il tema dell’emergenza immigrazione” eppure ha tentato “di portare l’Europa ad agire in modo condiviso e congiunto”. Cosa che l’Italia spera si continui a fare.