Bruxelles – Tornano le frontiere anche in Polonia, ma solo dal 4 luglio al 2 agosto. Da oggi Schengen viene temporaneamente sospesa da Varsavia in occasione del vertice Nato previsto nella capitale polacca per i prossimi 8 e 9 luglio, ma anche per accogliere la visita del papa nel Paese. A fine mese, dal 26 luglio al 31 luglio 2016, circa 2 milioni di giovani sono attesi a Cracovia per Giornata mondiale della Gioventù.
Chiunque arriverà in Polonia in questo periodo dovrà fare i conti con maggiori controlli nei principali punti d’accesso terrestri, aerei e navali. Sono 285 i punti di controllo predisposti dalle autorità.
In un clima molto teso, caratterizzato da spinte migratorie e pericoli terroristici sempre dietro l’angolo, a farne le spese continua ad essere una delle libertà fondamentali dell’Ue, la libera circolazione. Non è la prima volta che le frontiere vengono chiuse in occasione di altri eventi internazionali speciali, come successe in Italia nel 2001 per il G8 di Genova. Solo recentemente, però, anche l’immigrazione è diventata un motivo per sospendere Schengen. E’ successo per la prima volta nel settembre del 2015 per Austria e Germania, i primi paesi a chiudere le frontiere per un controllo più stringente dei flussi migratori, ma anche per contrastare il pericolo terroristico.
Lo scorso 4 maggio la Commissione europea ha autorizzato la sospensione di Schengen per altri sei mesi da parte di cinque Stati membri: Germania, Austria, Svezia, Danimarca e Norvegia. La motivazione è stata che la Grecia, a cui l’Europa aveva fatto una richiesta esplicita di maggiore impegno, non è ancora stata capace di organizzare un’adeguata gestione delle frontiere delle frontiere esterne, messe a dura prova dai continui flussi migratori.