Bruxelles – Non si può negare, Londra sa giocare bene le sue carte. La capitale del Regno Unito ribadisce il suo ruolo di melting pot culturale ed etnico con uno spot che gioca contro il recente voto per abbondare l’Ue. Il Regno Unito vota Brexit, ma #Londonisopen. Così nei video diffusi su Youtube dal canale del sindaco le porte di Londra si aprono: le porte delle tipiche case british, delle famose cabine telefoniche rosse, dei parchi, degli hotel, dei negozi , della metro, delle librerie e dei pub. Tutte pronte ad accogliere l’entrata di chi non ha intenzione di farsi spaventare dalla Brexit, di chi vuole ancora scommettere sul sogno londinese, di chi, straniero, nella città riesce a sentirsi a casa (e magari ha voglia anche di fare impresa). Per ultima si apre la porta dell’ufficio di Sadiq Khan, il sindaco, che con un gesto e un sorriso invita gli spettatori ad entrare.
La città manda un messaggio positivo rivelando la sua natura più profonda, quella di una capitale, da tempo luogo di accoglienza, che ha il coraggio di aprirsi quando nel mondo prevalgono le spinte alla chiusura. Tutti ben accetti nella metropoli del Tamigi, qualsiasi sia l’etnia, l’età, la cultura, la religione, il sesso e l’orientamento sessuale. Altri video si aprono con una ventaglio di volti diversi, i milioni di volti che potreste incontrare a Piccadilly Circus, ad Hide park o in un pub vicino Portobello road. Tutti sorridenti ed entusiasti, dicono: “London is open”. Tra di loro lo stesso Khan: “Sono incredibilmente orgoglioso di questa città che è così a suo agio nella sua diversità. Orgogliosa della sua storia e ottimista per il futuro. Noi non tolleriamo semplicemente le nostre diversità a Londra, noi le celebriamo. Abbiamo bisogno che le persone in questa incredibile città e in tutto il mondo abbiano chiaro che Londra è aperta”. La City reagisce all’isolazionismo con un abbraccio virtuale. Siamo tutti invitati al tè delle 5.