Bruxelles – Basta con il “fuoco amico” sul trattato commerciale con gli Stati Uniti. Lo chiede il ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda, grande sostenitore del Trattato Ttip, dopo che dai governi di Francia e Germania si sono levate autorevoli voci contro la continuazione dei negoziati bilaterali.
“La Commissione europea sta negoziando il Ttip sulla base di un mandato conferito all’unanimità dagli Stati Membri – ricorda Calenda -. Spetta alla Commissione condurre il negoziato. Il Consiglio, il Parlamento Europeo e le Assemblee Parlamentari nazionali saranno chiamati, poi, ad approvarne gli esiti. In questa difficile fase negoziale è necessario assicurare alla Commissione il massimo del supporto per consentirle di raggiungere il risultato ambizioso che gli stessi Governi europei giustamente pretendono”.
Il ministro chiama alla responsabilità gli esponenti dei governi che si dicono contrarti al trattato: “se si vuole invece ritirare il mandato e interrompere definitivamente le trattative con gli Usa- dice – occorre agire nei modi previsti dai trattati e nelle sedi opportune”.
Per Calenda, che parla pensando alle prossime elezioni in Francia e Germania e alle campagne elettorali oramai in corso, “indebolire ulteriormente le istituzioni europee, che i nostri Governi si sono invece in più occasioni recentemente impegnati a rafforzare, con un costante ‘fuoco amico’ di dichiarazioni ad uso interno è controproducente e contrario agli obiettivi che proprio in materia di Ttip i leader hanno confermato in occasione del Consiglio Europeo di giugno”.
“Aggiungo che sarebbe in ogni caso estremamente difficile trovare una ragione che giustifichi l’interruzione delle trattative con il nostro principale partner economico e politico dopo appena due anni e mezzo di negoziato – conclude Calenda -, quando per chiudere un accordo meno ambizioso con il Canada ce ne sono voluti ben 6. Ed è evidente che se ciò accadesse l’Europa non avrebbe più alcuna credibilità per condurre un qualsivoglia negoziato commerciale”.