- L'Europa come non l'avete mai letta -
venerdì, 17 Ottobre 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Politica » Brexit, Gozi: a marzo daremo priorità al futuro dell’Ue, non a chi vuole uscirne

Brexit, Gozi: a marzo daremo priorità al futuro dell’Ue, non a chi vuole uscirne

Per il sottosegretario è positivo che Londra abbia annunciato i tempi per dare il via ai negoziati. Per il collega francese Desir, "i referendum sull'Europa si ritorcono contro chi li indice"

Domenico Giovinazzo</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@giopicheco" target="_blank">@giopicheco</a> di Domenico Giovinazzo @giopicheco
3 Ottobre 2016
in Politica

Roma – È positivo che finalmente il governo britannico abbia sciolto i nodi sui tempi di avvio della procedura per la Brexit, ma la scelta di presentare la richiesta formale di divorzio a marzo 2017 – in concomitanza con il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, che l’Italia vuole trasformare in occasione di rilancio dell’integrazione – appare un dispetto. La pensa così il sottosegretario per gli Affari europei, Sandro Gozi, che al primo ministro di Londra, Theresa May, risponde che “a marzo daremo priorità a come organizzare il nostro futuro europeo, certamente non dedicheremo tutta l’attenzione a chi ha deciso di lasciare l’Ue”.

Il commento di Gozi arriva a margine di una conferenza sui diritti fondamentali, alla quale hanno partecipato i suoi omologhi di Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, insieme con i rappresentanti di Danimarca, Finlandia, Germania, Irlanda, Slovacchia, Austria e Svezia, i quali in mattinata hanno avuto un incontro a palazzo Chigi sullo stesso tema. Tra i colleghi di Gozi, anche il Francese Harlem Desir ha fatto riferimento alla Brexit, sottolineando come sia “meglio evitare i referendum contro l’Unione europea, che fanno male allo spirito dell’Europa e si ritorcono contro chi li convoca”.

Nel mirino di Desir non c’è solo l’ex premier britannico David Cameron, costretto a dimettersi dopo avere indetto e perso la consultazione sulla Brexit, ma anche il primo ministro ungherese Victor Orban. Il leader magiaro, infatti, ha chiesto ai propri elettori se fossero d’accordo sulla possibilità che l’Ue stabilisca il ricollocamento dei rifugiati in Ungheria. L’obiettivo era un plebiscito contro le relocation, ma “l’affluenza alle urne è stata debole e da questo punto di vista è un fallimento“, ha dichiarato Desir. “Si può dire che Orban ha con sé una grande minoranza” di ungheresi, ha concluso Gozi.

A condannare le scelte del governo di Budapest è stata anche Emma Bonino, che intervenendo alla conferenza ha però tirato le orecchie alle istituzioni europee. Per l’ex commissaria “si poteva tranquillamente attivare l’articolo 7” dei trattati, che prevede addirittura la sospensione del voto in Consiglio per uno Stato membro in caso di rischio di violazioni gravi. Una procedura che sarebbe “l’arma atomica”, ha riconosciuto Bonino, “ma prima di arrivare all’arma atomica c’è tutta una serie di procedure” che a suo avviso avrebbero scoraggiato Orban. Se non si è intrapresa quella strada “è per mancanza di volontà politica”, ha sottolineato ancora l’ex ministro degli Esteri, indicando che “gli strumenti giuridici ci sono” per far rispettare i diritti fondamentali.

Strumenti che però si possono migliorare, secondo gli intervenuti alla conferenza. Era proprio questo l’intento della riunione di Gozi con i suoi colleghi. Dall’incontro è venuta fuori la proposta di attuare un più efficace monitoraggio sul rispetto dei diritti fondamentali nell’Ue. Invece che prendere in considerazione un singolo tema ogni anno e verificarlo in tutta l’Unione europea – soluzione che “non ci consentirà mai di anticipare le problematiche che si potranno presentare”, ha denunciato Michael O’Flaherty direttore dell’Agenzia Ue per i diritti fondamentali – l’idea è di esaminare lo stato dei diritti in quattro o cinque stati membri all’anno. Il focus, ha spiegato Gozi, si concentrerebbe contemporaneamente su alcuni paesi considerati a rischio, e su altri che potrebbero fare da esempio di buona pratica.

Tags: 60° trattati di romaboninobrexitGoziharlem desirorbanreferendumungheria

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

convenzione
Editoriali

Il momento della verità per la “maggioranza Ursula 2.0” è arrivato

14 Novembre 2024
Ilaria Salis
Politica

Ilaria Salis denuncia “l’accanimento” dell’Ungheria: “Vogliono impedirmi di svolgere il mandato da eurodeputata”

23 Ottobre 2024
Ilaria Salis
Politica

L’Ungheria ha chiesto la revoca dell’immunità parlamentare per Ilaria Salis

22 Ottobre 2024
Maia Sandu
Politica Estera

Il doppio voto in Moldova avvicina Chisinau all’Europa

21 Ottobre 2024
UE Moldova
Politica Estera

Moldova al bivio, ecco il referendum che può portarla nell’Ue o lanciarla nell’orbita di Putin

18 Ottobre 2024
gas
Economia

L’Ungheria acquisterà ancora più gas dalla Russia nel 2025

15 Ottobre 2024
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione