Roma – Dopo l’apertura arrivata ieri da Bruxelles, il presidente del Consiglio Matto Renzi ribadisce con soddisfazione che “ci sarà flessibilità per quei Paesi che hanno interventi da fare sul post sisma e sull’immigrazione”. Parafrasando le dichiarazioni rilasciate in un’intervista dal commissario europeo per gli Affari economici Pierre Moscovici, Renzi sottolinea che il francese “ha confermato quanto abbiamo sempre detto, ovvero che le spese per terremoto e immigrazione restano fuori dal Patto” di stabilità e crescita.
L’inquilino di Palazzo Chigi, ospite di Radio Anch’io, precisa però che “non ci deve essere collegamento tra la concessione di flessibilità” da parte di Bruxelles “e un pericolo politico” come quello paventato ieri da Moscovici, il quale aveva parlato della necessità di sostenere l’esecutivo italiano contro il rischio di un’avanzata delle forze euroscettiche. Bene dunque l’apertura incassata in vista della prossima manovra di bilancio, ma la battaglia del governo contro l’austerità e il Fiscal compact non si ferma certo qui, è il sottinteso di Renzi.