Bruxelles – L’Unione europea ha aggiunto 17 membri del governo di Bashar al-Assad (13 ministri e 4 sottosegretari) e il governatore della Banca centrale della Siria all’elenco delle persone oggetto di misure restrittive dell’Ue nei confronti del regime in quanto ritenuti responsabili “della violenta repressione contro la popolazione civile” in Siria, o in quanto “traggono vantaggio dal regime o lo sostengono”. La decisione fa seguito alle conclusioni del Consiglio del 17 ottobre 2016 e alle conclusioni del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre 2016. Salgono così a 234 le persone oggetto di divieto di viaggio e di congelamento dei beni nel Paese.
Inoltre altre 69 entità sono state oggetto di un congelamento dei beni. Più in generale, le sanzioni attualmente in vigore contro la Siria includono un embargo petrolifero, restrizioni su alcuni investimenti, il congelamento dei beni della banca centrale siriana all’interno dell’Ue, le restrizioni all’esportazione per attrezzature e tecnologie che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna, nonché su attrezzature e tecnologie per il monitoraggio o intercettazione di comunicazioni internet o telefoniche. Queste misure sono state estese il 27 maggio scorso e resteranno in vigore fino al prossimo primo giugno.