Roma – Rendere permanente la Garanzia giovani, con una dotazione di 20 miliardi di euro fino al 2020, istituire un assegno da erogare ai giovani per attività culturali, sul modello del ‘bonus cultura’ garantito dal governo italiano ai neo diciottenni, garantire l’accesso al progetto Erasmus anche agli studenti provenienti da “ambienti più modesti”, creare una ‘Garanzia bambini’ per combattere la povertà infantile assicurando accesso ai servizi sanitari, all’istruzione, a un alloggio dignitoso e a un’alimentazione adeguata. Sono queste, in sintesi, le proposte della campagna del Pse per un ‘Piano per i giovani europei’, lanciate in occasione dell’European youth action day e presentate in conferenza stampa alla Camera dei deputati.
A illustrare la proposta c’erano il vicesegretario generale dei socialisti europei, Giacomo Filibeck, l’eurodeputato Brando Benifei, la deputata Pd Anna Ascani, oltre alla responsabile Scuola e Università del Partito democratico, Francesca Puglisi, e al segretario dei Giovani democratici, Mattia Zunino.
L’iniziativa ha dato l’occasione agli esponenti del Pse per sottolineare che “il Partito socialista europeo sostiene l’azione intrapresa dal governo italiano” con la riserva espressa sulla revisione del bilancio pluriennale dell’Ue”, come ha indicato Filibeck.
“Siamo uniti con il governo” italiano “nella richiesta di più fondi per i giovani, per la loro mobilità, per l’Erasmus, per le imprese innovative”, ha spiegato Benifei, rimarcando che “un compromesso non può essere fatto al ribasso sui cittadini più giovani”, e che per questo il gruppo S&D all’Europarlamento “ha assunto una posizione di rigetto della proposta” di accordo presentata dalla presidenza di turno slovacca.
“L’Italia ha fatto i compiti a casa e ora Renzi può dettare all’Ue alcune delle cose che vanno fatte”, ha rilanciato Ascani, aggiungendo che “non può esistere un bilancio Ue che finanzia la costruzione di muri e nega i soldi ai giovani”.