dal nostro inviato
Strasburgo – Il patto stretto tra liberali e popolari ha aperto certamente la strada all’elezione di Antonio Tajani come presidente del Parlamento europeo. Ma per l’esponente di Forza Italia è stato anche una grana che ha rischiato di fargli perdere il consenso dei conservatori, e quindi di far andare in fumo le sue speranze. Al gruppo Ecr non è piaciuta l’idea di dover dire di si a quella che sembrava un’agenda politica dettata da altri. In più i conservatori britannici, la maggioranza del gruppo, non sono mai stati grandi sostenitori di Guy Verhofstadt, e sapevano bene che trovarsi in un’alleanza con lui, bandiera dell’europeismo, non sarebbe stata un’ottima pubblicità nel Regno Unito.
Per assicurarsi il loro appoggio Tajani è andato personalmente alla riunione del gruppo dove “ha preso chiaramente le distanze dall’accordo tra liberali e popolari”, ha rivelato la candidata Ecr Elga Stevens in un tweet. Ma questo non è bastato ad assicurargli il supporto della destra al terzo turno.
In 2nd ECR Group meeting Tajani clearly distanced himself from the EPP-ALDE deal
Meanwhile at ECR request I remain in the race! #EPpresident— Helga Stevens (@StevensHelga) January 17, 2017
“Non spetta al presidente del Parlamento europeo spingere un’agenda politica. Tocca a voi, membri del Parlamento Europeo. Voi decidete insieme la direzione in cui andiamo e come possiamo dare forma ai cambiamenti” di cui ha bisogno l’Europa, ha chiarito Tajani in una nota diretta all’Ecr, nota in cui non si nomina mai direttamente l’accordo con i liberali, ma che serviva a spiegare che quello firmato con Verhofstadt non era un’agenda politica che i conservatori sarebbero stati costretti a seguire. “Chiunque sarà eletto come presidente del nostro Parlamento dovrà garantire che ciò avvenga in modo aperto e trasparente, senza predeterminare l’esito delle decisioni”, e “in qualità di presidente del Parlamento europeo, mi impegno ad essere neutrale, a servire tutti gli europei, concentrati sulle cose che contano davvero: sicurezza, migrazioni e posti di lavoro”, ha garantito Tajani, guadagnandosi così il sostegno conservatore nel ballottaggio contro Pittella.
After a clear set of political commitments from @Antonio_Tajani the @ecrgroup will support his candidature in the final round
— ECR Group (@ecrgroup) January 17, 2017