- L'Europa come non l'avete mai letta -
martedì, 15 Luglio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Politica » Pittella: “Il ritorno alla contrapposizione col Ppe è un’opportunità per i socialisti”

Pittella: “Il ritorno alla contrapposizione col Ppe è un’opportunità per i socialisti”

Intervista al capogruppo S&D: “Dobbiamo recuperare un respiro ideale e un orizzonte strategico, anche con il confronto con le forze ambientaliste e di sinistra-sinistra”

Antonia Battaglia</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@AntonBattaglia" target="_blank">@AntonBattaglia</a> di Antonia Battaglia @AntonBattaglia
24 Gennaio 2017
in Politica
Gianni Pittella - © European Union 2016 - Source : EP

Gianni Pittella - © European Union 2016 - Source : EP

Bruxelles – C’è bisogno di “un ritorno alla normalità della contrapposizione politica”, e per questo la Grande coalizione tra socialisti e popolari è stata messa in soffitta con il Pse che aspira a “recuperare un respiro ideale e un orizzonte strategico” anche con “il confronto con le forze ambientaliste e di sinistra-sinistra”. E il capogruppo S&D, Gianni Pittella, vuole provare a guidare questo processo a cui lui stesso ha dato avvio con la sua candidatura alla successione a Martin Schulz, e che ora intende portare avanti nonostante la sconfitta in Aula e la vittoria di Antonio Tajani.

Perché avete deciso di rompere la coalizione con il Ppe? Sapevate che avrebbero avuto le presidenze delle tre principali istituzioni dell’Ue
“La decisione di rompere la cooperazione legislativa con i popolari è maturata nel tempo ed è stata suggellata dal Gruppo già a settembre. Più volte abbiamo denunciato il rischio che il Ppe avesse il monopolio sulle tre principali istituzioni e la mia candidatura aveva lo scopo di segnare questi due concetti: l´apertura di una nuova fase politica dove centro destra e centro sinistra si confrontano sul piano delle idee senza più decisioni precostituite e la necessità che vi sia un riequilibrio tra le cariche comunitarie”.

In questi anni il ruolo del Pse in Europa si è decisamente appannato, credete che questa decisione potrà avviare un percorso di rilancio?
La fine della grande coalizione nel Parlamento europeo non è una sfavorevole congiuntura imposta dall’ingordigia di potere dei popolari bensì il risultato naturale di crescenti differenziazioni nelle scelte politiche in Europa. Il ritorno alla normalità della contrapposizione politica è l’opportunità per i socialisti di recuperare un respiro ideale e un orizzonte strategico, anche con il confronto con le forze ambientaliste e di sinistra-sinistra.

Il presidente dei deputati Ppe Weber vi chiede di fare un passo indietro per fermare i populismi e rilanciare l’Europa
L’alleanza tra popolari e socialisti è stata una risposta straordinaria di governabilità di fronte a un’assise in stallo per la presenza crescente anche in seno al parlamento di forze massimaliste di stampo nazionalista. Quel clima di collaborazione competitiva tra le forze pro Europa, per quanto con diverse visioni, ha prodotto alcuni risultati importanti costringendo la Commissione ad allentare la morsa dell’austerità, a proporre una politica migratoria comune e a rimettere al centro la politica rispetto e i rigorismi della burocrazia. Quell’approccio però col tempo ha mostrato crescenti limiti.

Le operazioni politiche condotte da attori di primo piano, come l’avvicinamento poi fallito tra Verhofstadt e il M5s o il referendum costituzionale voluto da Renzi sembrano aver allontanato ancora di più i cittadini dalla politica. Qual è la ricetta di un leader che, come lei, si vuole rinnovatore dello spirito socialista europeo?
“Proprio il crescente e pericoloso scollamento tra società e politica ci ha spinto a prendere una decisione rischiosa ma giusta. I cittadini chiedono verità e trasparenza, azione ed efficacia. Chiedono che l’Europa diventi un motore di crescita e un attore capace di affrontare problemi enormi come la disoccupazione, l’immigrazione, il rischio terrorismo, i cambiamenti climatici. Per fare questo abbiamo bisogno che il Parlamento europeo, rappresentante di 500 milioni di europei, sia sempre più il protagonista di un cambiamento istituzionale e di governance di questa Europa. Un’Europa che non funziona è il miglior alibi e ragione d’essere dei populisti e euroscettici”.

L’ex Premier Renzi sarebbe potuto diventare il fulcro di una alleanza euro-mediterranea che si poneva in funzione di bilanciamento rispetto all’Europa germano-centrica, il vertice lanciato da Tsipras l’anno scorso era inteso in questo senso. Chi potrebbe oggi portare alto il vessillo dei paesi del Mediterraneo e sposarne le cause?
“L’iniziativa lanciata da Tsipras va nella giusta direzione e l’Italia, con l’allora premier Renzi, hanno contribuito in maniera decisiva. Non si trattava però di una rivendicazione geografica, ciò che caratterizza il progetto euro-mediterraneo sono le idee e in particolare la necessità di superare definitivamente l’austerità. Su questo, partendo da un nucleo mediterraneo, si possono trovare tanti interlocutori ovunque in Europa. Il Mediterraneo non sia un recinto ma un punto di partenza. Il mio gruppo è pronto a guidare un nuovo schieramento progressista che parli non solo alla sinistra ma a tutte le forze interessate a sbloccare la democrazia europea”.

È vero che c’è una riflessione su una candidatura di Hollande al Consiglio europeo?
“Hollande è una personalità di livello europeo e sarebbe un ottimo Presidente del Consiglio. Però sta ai capi di Stato e governo decidere su questo. Noi Socialisti a livello parlamentare abbiamo fatto la nostra battaglia e nonostante l´esito penso sia stato un passaggio storico, un possibile nuovo inizio per la sinistra europea”.

Tags: gianni pittellamanfred weberparlamento europeopopolarippePsesocialistitajani

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

convenzione
Editoriali

Il momento della verità per la “maggioranza Ursula 2.0” è arrivato

14 Novembre 2024
deforestazione
Economia

Il voto Ue sulla deforestazione sancisce l’alleanza tra Ppe ed estrema destra contro il Green Deal

14 Novembre 2024
Ursula
Politica

Muro contro muro popolari-socialisti: non si sblocca l’impasse sulla nuova Commissione Ue

13 Novembre 2024
AGRI - Confirmation hearing of Christophe HANSEN, European Commissioner-designate for Agriculture and Food
Agricoltura

Agricoltura, il designato Hansen al Parlamento Ue: “Voglio essere un commissario che va con gli stivali sul posto”

5 Novembre 2024
metsola de gasperi
Cultura

Roberta Metsola a Roma per ricordare Alcide De Gasperi: nel suo discorso Ucraina, difesa comune e migrazioni

25 Ottobre 2024
Crescenzio Rivellini. Credit: Multimedia Centre Ep
Cronaca

Un ex-eurodeputato italiano dovrà restituire 250mila euro al Parlamento europeo

24 Ottobre 2024
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione