- L'Europa come non l'avete mai letta -
martedì, 15 Luglio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Politica » “Un’Unione ridotta a una cerchia di Stati volenterosi sarebbe un fallimento”

“Un’Unione ridotta a una cerchia di Stati volenterosi sarebbe un fallimento”

Janis Emmanouilidis, direttore degli studi dello European Policy Centre, ha analizzato i rischi di un’Europa a più velocità in vista di Roma 2017

Matteo Guidi</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@Matt_Guidi" target="_blank">@Matt_Guidi</a> di Matteo Guidi @Matt_Guidi
21 Febbraio 2017
in Politica

Bruxelles – La creazione di un nucleo europeo formato unicamente dai “desiderosi e abili”, che darebbe forma a un’Europa a due velocità con diverse classi di appartenenza non è desiderabile. È quanto afferma Janis Emmanouilidis, direttore degli studi dello European policy centre (Epc), che ha di recente scritto un articolo accademico sul tema. La pubblicazione fa parte di un’iniziativa dell’Istituto affari internazionali e del Ministero degli esteri italiano, in cooperazione col Centro studi sul federalismo, per promuovere il dibattito europeo in vista del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma.

Come è chiaro a molti, l’Europa a più velocità (o “integrazione differenziata”) è e rimane una caratteristica chiave della costruzione europea. Emmanouilidis è favorevole alla proposta recentemente avanzata anche dalla cancelliera Merkel: “La storia ha dimostrato che una cooperazione più intensa tra un gruppo più ridotto di Paesi membri può aiutare a superare una situazione di stallo e migliorare il funzionamento dell’Ue”. Il nodo sta però nel capire in quale modo andrebbe applicata tale strategia.

In questo senso, per l’esperto  dell’Epc, un’Europa ridotta a un piccolo gruppo di Stati determinati a rafforzare l’Ue sarebbe un fallimento: “Non dovrebbe essere questo il modello per un’Europa a più velocità”. Il rischio, mette in guardia il ricercatore, sarebbe altrimenti di “creare una profonda frattura tra coloro che fanno parte del club e i Paesi esclusi”. C’è di più: nel caso di un’Ue limitata a pochi Stati, le istituzioni europee potrebbero rimanere anch’esse escluse dai veri centri di decisione, diventando così di fatto superflue.

Al contrario, secondo Emmanouilidis “l’Ue e i suoi Stati membri dovrebbero perseguire una differenziazione a livello istituzionale applicando gli strumenti già previsti dai trattati”. Questa strada permetterebbe di assicurare l’importanza delle istituzioni europee e allo stesso tempo di non escludere nessun membro dal progetto comunitario. Tuttavia, questo modello è poco probabile: “l’attuale clima politico fa intuire che difficilmente i governi degli Stati Ue metteranno in atto delle riforme per rinunciare a ulteriore sovranità in nome per esempio di un’unione fiscale”, afferma l’accademico dell’Epc.

L’unica via da percorrere è allora quella di “costruire un’integrazione differenziata attraverso patti tra Stati membri al di fuori dei trattati europei”. Un’opzione che, secondo Emmanouilidis, ha già mostrato il suo successo a partire dal 2010, con le riforme dell’Eurozona. Ma attenzione: la cooperazione tra governi europei dovrà seguire la logica dell’”avanscoperta”, rimanere “aperta a tutti i Paesi interessati”, e mantenere “un ruolo attivo delle istituzioni dell’Ue”. Altrimenti, ammonisce il direttore dell’Epc, il rischio è quello di mettere da parte l’Ue e tornare a un sistema di accordi internazionali: un grave passo indietro nell’integrazione europea.

Tags: dibattitoEmmanouilidisepcEuropa a più velocitàeuropean policy centreIaiRoma 2017

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

Donald Trump
Politica Estera

La presidenza Trump al centro del dibattito all’Eurocamera. Borrell: “Dobbiamo essere pronti”

13 Novembre 2024
weber migranti
Politica

Stato d’emergenza migranti in Italia, alla fine Weber (Ppe) vota con la sinistra. Il dibattito in plenaria sarà sulla necessità di “salvare vite umane”

17 Aprile 2023
HGE9: La bussola strategica non basta, l'integrazione Ue della difesa non è dietro l'angolo
Politica

HGE9: La bussola strategica non basta, l’integrazione Ue della difesa resta un dilemma

29 Novembre 2022
I partecipanti al primo panel di HG8 [Roma, 1 dicembre 2021]
Politica

HGE8. L’UE non è pronta per le nuove sfide, la risposta sono gli Stati Uniti d’Europa e Berlino già ci lavora

1 Dicembre 2021
Politica

UE, Di Maio: “Serve consolidare la coesione interna, Next Generation EU sia un cambiamento strutturale”

8 Luglio 2021
Digital

Recovery Fund e crescita digitale, oggi il nuovo SmartEvent di Eunews

19 Aprile 2021
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione