- L'Europa come non l'avete mai letta -
mercoledì, 16 Luglio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
  • Eventi
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Europee 2024
  • Fit for 55
  • Energia
  • Hge
  • Agrifood
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green
  • Agricoltura
  • Altre sezioni
    • Agenda europea
    • Cultura
    • Sport
    • Postcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
No Result
View All Result
Eunews
No Result
View All Result

Home » Editoriali » Il sovranismo dei servi

Il sovranismo dei servi

Diego Marani di Diego Marani
21 Marzo 2017
in Editoriali

In Italia come altrove imperversa la retorica dei partiti sovranisti che invocano l’abbandono del sistema di devoluzione di poteri all’Unione Europea e l’uscita dall’euro per recuperare la sovranità nazionale perduta. Nelle ingenue o disoneste menti dei nuovi sovranisti, questo restituirà agli Stati il controllo della loro economia, della moneta e delle frontiere. Così infine il lavoro andrà agli italiani, gli stranieri resteranno chiusi fuori e con la nostra virtuosa lira, quella che vale la metà dell’euro, il nostro paese ritroverà la perduta prosperità.

In verità, il sovranismo bisogna anzitutto poterselo permettere. Per un paese che non ha risorse energetiche e che vive di esportazioni è praticamente impossibile. O allora bisogna convincere i paesi di cui non vorremo più comperare i prodotti per proteggere i nostri di venderci comunque il loro petrolio e le loro materie prime in cambio di ottime, svalutatissime lire. Dovremmo, ad esempio, trovare il modo di procurarci le terre rare che servono per la produzione di quasi ogni parte dei telefoni cellulari e che sono quasi esclusivamente in Cina. Tutto questo in concorrenza con i paesi che una volta erano i nostri partner e che avranno ovviamente rimpatriato le loro produzioni dal nostro territorio. Come ad esempio l’industria automobilistica tedesca, il cui indotto è fortemente presente in Italia. Senza contare i dazi che le nostre merci dovranno pagare per accedere ai mercati un tempo comuni ma divenuti esteri. Praticamente insostenibili per un’economia come la nostra dove l’energia costa quasi il doppio della media europea.

Dovremo poi anche chiedere ai paesi che hanno una normale crescita demografica la carità di un’offerta libera per pagare le pensioni ai nostri pensionati perché noi non avremo abbastanza soldi in cassa e una popolazione sempre più vecchia e sempre meno produttiva. È ridicolo oggi in Italia sentire alla televisione quelle pubblicità che rivendicano l’origine tutta italiana di un prodotto alimentare. A prescindere dal fatto che sarebbe molto discutibile vantare le migliori qualità di un prodotto tutto italiano se si pensa alle tante aree inquinate della nostra agricoltura, soprattutto nel sud, resta il fatto che la pretesa pura italianità è una falsità, una bufala, un inganno. Nel mercato unico europeo quasi nulla è più autoctono. Uno dei rompicapi del Brexit sarà proprio come spartire catene di produzione, confezionamento e distribuzione di merci che comportano decine di passaggi di frontiera e coinvolgono operatori di diversi paesi UE. Come accade fra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda, dove i passaggi transfrontalieri di produzione si calcolano nelle migliaia.

In realtà il sovranismo è un’altra chimera inventata da chi di idee per affrontare le complessità del mondo moderno non ne ha e ci vuol far credere che la soluzione sia un ritorno ad un presunto mondo felice del passato che in realtà non è mai esistito.

A meno che il sovranismo non sia quello che intende Salvini quando stipula oscuri patti con il partito di Putin e di fatto se ne rende succube. Un sovranismo dei servi, un affidarsi senza nessuna garanzia a un potere a noi estraneo. Ai tempi del vero sovranismo questo si sarebbe chiamato “complotto con una potenza straniera” e sarebbe stato un reato, anzi un “delitto di Stato di prima classe” con pene che in certi paesi arrivano fino a 20 anni di reclusione. L’unico modo che abbiamo oggi di conservare un controllo sul nostro destino è l’adesione ad un’Unione Europea rafforzata e ammodernata. Per questo dovremmo adoperarci a riformarla e a migliorarla anziché spararle continuamente addosso.

Tags: lega nordMatteo SalvinirussiasovranismoVladimir Putin

Eunews Newsletter

Ti potrebbe piacere anche

Aerei Saab [foto: imagoeconomica]
Politica

L’Europa aumenta la spesa per la difesa, ma si affida all’estero

19 Novembre 2024
Politica Estera

Controlli con droni e sanzioni sistematiche, l’Ue dice ‘stop’ alle navi fantasma della Russia

14 Novembre 2024
Zelensky
Politica Estera

Kiev e l’Ue tentano di capire cosa succederà all’Ucraina con la rielezione di Trump

8 Novembre 2024
trump
Editoriali

Ora il Mondo intero è in mano a “uomini forti”

6 Novembre 2024
corea
Politica Estera

Ue e Corea del Sud siglano un accordo sulla difesa. E Borrell chiede a Seoul di intensificare il supporto all’Ucraina

4 Novembre 2024
Maia Sandu
Politica Estera

La pro europea Maia Sandu ha vinto al secondo turno le presidenziali in Moldova

4 Novembre 2024
Made with Flourish

Il Rapporto Draghi in italiano

di Redazione eunewsit
9 Settembre 2024
CondividiTweetCondividiSendCondividiSend

Secondo articolo

di IT Withub
20 Dicembre 2024

Riassunto secondo articolo

Banane brandizzate Chiquita. Credit:   Justin Tallis / AFP

Quello che capita

di Redazione eunewsit
16 Dicembre 2024

kjashasaskdlasmnc ddddddddd

Credit: Tiziana FABI / AFP

Prova Programma 2

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

vfdvddfvdfvdvd

Borrell

Prova programma

di Redazione eunewsit
12 Dicembre 2024

cdfjlkdsjlkfjlfjkldfs

  • Chi siamo
  • Eventi
  • Contatti
  • L’Editoriale
  • 7 racconti di Diego Marani
  • Privacy Policy
  • Cookie policy

Eunews è una testata giornalistica registrata - Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

Copyright © 2023 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Digital
  • Green Economy
  • Agricoltura
  • Agenda europea
  • Cultura
  • Sport
  • Editoriali
  • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata

This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.

Attenzione