Bruxelles – “Entro gennaio ho intenzione di lanciare una massiccia campagna di informazione sull’importanza della protezione dei dati personali”. Così la commissaria europea alla Giustizia e alla protezione dei consumatori, Věra Jourová, in un’intervista rilasciata a EurActiv, dove ribadisce l’importanza della normativa quadro negoziata con gli Stati Uniti e denominata “Privacy Shield”.
La maggior parte delle persone, secondo la commissaria, non si preoccupa della protezione dei propri dati personali, “soprattutto nell’Europa centrale e orientale”, sottovalutando la reale minaccia. “La privacy sta diventando sempre più preziosa”, ha aggiunto Jourová, “ed è legata alla fiducia dei cittadini”. In quest’ottica, le imprese europee e americane “non possono più permettersi di non prevedere una protezione in materia di privacy”. Inoltre, la commissaria, rimarcando l’impegno dell’Unione europea sul tema, ha ricordato che, grazie alle norme previste dal “Privacy Shield”, aziende private come Facebook e Google, e organizzazioni pubbliche come le forze di sicurezza statunitensi, non potranno più abusare dei dati personali inviati dall’Europa attraverso l’Atlantico.
Nonostante l’elezione di Donald Trump, la commissaria Ue racconta che l’obiettivo del suo ultimo viaggio di aprile a Washington è stato quello di assicurarsi che nulla cambiasse per quanto riguarda la tutela della privacy dei consumatori europei. “Ho spiegato al segretario americano al Commercio, Wilbur Ross, che Privacy Shiled è essenziale per gli affari statunitensi ed europei, in virtù dell’enorme mole di dati che dall’Europa vanno verso gli Stati Uniti”, ha dichiarato la commissaria, specificando che “questi flussi devono essere garantiti”.
Infine la Jourova si è soffermata sulla legislazione europea adottata lo scorso anno sulla “protezione generale dei dati”, sottolineando che “la gente dovrebbe sempre conoscere i propri diritti in materia”. “Non voglio”, ha aggiunto, “che la gente sia paranoica; voglio solo che sappiano chi e in che modo gestisce i loro dati riservati e che diano un consenso veramente consapevole al loro trattamento, se lo desiderano”.