Bruxelles – L’Europa deve essere “coerente” con gli impegni presi nella lotta al cambiamento climatico e deve sostenere le “opzioni più pulite e flessibili” che sono a disposizione. A chiederlo sono le aziende energetiche della coalizione Make Power Clean, di cui fanno parte tra gli altri Eni, Total e Shell, che hanno scritto una lettera ai ministri dell’Energia dei 28 Paesi membri in vista del Consiglio informale previsto a Tallinn, in Estonia, Paese con la presidenza di turno dell’Ue.
“Vi scriviamo per sottolineare l’importanza di dare un forte segnale politico nel quadro della riforma del mercato dell’elettricità, al fine di rendere il suo progetto coerente con gli impegni climatici dell’Europa”, presi nella conferenza di Parigi, si legge nella missiva.
Per le aziende la proposta della Commissione che chiede di tenere le emissioni di carbonio delle centrali elettriche al di sotto dei 550g di CO2 kWh nel regolamento sul mercato interno dell’energia elettrica “è un passo nella giusta direzione che vi incoraggiamo a sostenere”.
Le nostre bollette elettriche “non dovrebbero sostenere il funzionamento delle centrali elettriche più inquinanti, dato che sono disponibili opzioni più pulite e più flessibili”, afferma la coalizione Make Power Clean, secondo cui ciò “sarebbe chiaramente in contraddizione con gli obiettivi della politica dell’Ue sul clima e sulla politica energetica e sarebbe contrario al migliore interesse dei consumatori europei”, mentre il criterio dei 550 g di carbonio “è trasparente e in linea con le norme di investimento della Banca europea per gli investimenti”.
Il criterio del carbonio, continuano le aziende, dovrebbe integrare l’Ets (il Sistema europeo di scambio delle quote di emissione), la cui riforma in corso “è fondamentale per fornire un segnale significativo sul prezzo del carbonio per andare verso una generazione di energia a basso tenore di carbonio”.