Bruxelles – La Commissione europea è “molto preoccupata” per il “basso livello di implementazione in tutta Europa” dei progetti cofinanziati dai fondi della politica di Coesione dell’Ue. Lo ha dichiarato la commissaria alle Politiche regionali, Corina Crețu, intervenendo al forum organizzato al Parlamento europeo sul futuro della politica di coesione.
Per Crețu “i soldi non sono tutto”, in quanto “il miglior argomento per chiedere una politica di coesione più forte nel futuro è mostrare che che possiamo spendere i finanziamenti in progetti di qualità in questo periodo di programmazione”, che va dal 2014 al 2020. Per raggiungere questo obiettivo, “le autorità nazionali e locali hanno un ruolo importante da giocare”, ha sottolineato la commissaria annunciando che nei prossimi mesi sarà tre volte in audizione nella commissione Controllo dei bilanci dell’Aula di Bruxelles per discutere proprio “di controlli, audit e qualità dei progetti”.
“Non è facile per me bilanciare tra la necessità di aiutare i beneficiari e quella di avere un forte sistema di controllo su come i soldi vengono spesi”, ha ammesso Crețu. Prima che al Parlamento europeo cominci la discussione sul prossimo periodo di programmazione, quello 2021-2017 che sarà dioscusso nel maggio prossimo, per la commissaria “è importante che venga velocizzata l’implementazione” degli attuali progetti. A questo scopo, ha affermato, “abbiamo mandato una lettera a 18 Paesi membri proprio per chiedere di migliorare implementazione”.