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Home » Politica » Catalogna, giovedì si riunisce il Parlamento: “Nessuno scenario è escluso”

Catalogna, giovedì si riunisce il Parlamento: “Nessuno scenario è escluso”

La seduta precede di un giorno il voto del senato spagnolo sul commissariamento e potrebbe concludersi con la dichiarazione unilaterale d'indipendenza

Giulia Giacobini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@GiuliaGiacobini" target="_blank">@GiuliaGiacobini</a> di Giulia Giacobini @GiuliaGiacobini
23 Ottobre 2017
in Politica
Alcuni manifestanti indipendentisti con la bandiera catalana sulle spalle

Alcuni manifestanti indipendentisti con la bandiera catalana sulle spalle

Bruxelles – Giovedì il parlamento regionale catalano si riunirà per decidere come rispondere al commissariamento della regione, scattato dopo l’invocazione da parte di Madrid dell’articolo 155 della costituzione spagnola. Secondo i media locali, durante l’incontro, potrebbe essere proclamata ufficialmente l’indipendenza della Catalogna ma il governo non ha confermato. Il portavoce dell’esecutivo Jordi Turull ha detto solo che “l’ipotesi di tornare alle urne non è sul tavolo” ma “nessuno scenario è escluso” e le decisioni verranno prese “in accordo con tutti i gruppi parlamentari”.

La seduta del parlamento precede di un giorno il voto del senato spagnolo che venerdì deve esprimersi sul commissariamento. Se la maggioranza dei membri dell’aula darà il via libera, i componenti del governo catalano verranno rimossi dal loro incarico, ci sarà un maggiore controllo sui media, la polizia regionale verrà sottomessa al ministero dell’Interno e ci saranno nuove elezioni entro sei mesi. In poche parole, la Catalogna perderà la sua autonomia così come ha deciso il governo spagnolo con l’appoggio dei socialisti e del partito Ciudadanos.

Secondo Turull, quello di Madrid è un “colpo di stato che mette la Spagna fuori legge”. D’accordo Carles Puigdemont. “Si tratta del peggiore attacco alle istituzioni e agli abitanti della Catalogna dall’abolizione dell’autonomia catalana decisa dal dittatore Francisco Franco”, ha detto il capo dell’esecutivo. Sia lui che Turull si sono uniti ai 450 mila secessionisti che nel weekend hanno sfilato per le vie di Barcellona con bandiere e striscioni per chiedere la liberazione di Jordi Sanchez e Jordi Cuixart: i presidenti delle due maggiori associazioni indipendentiste indagati per sedizione e, al momento, in custodia cautelare.

Assente alla manifestazioni la sindaca del capoluogo catalano Ada Colau. “Prima o poi torneremo ad una normalità istituzionale”, ha detto Colau augurandosi che i suoi concittadini non vengano più “minacciati” né dal commissariamento né dalla dichiarazione unilaterale di indipendenza.

Tags: Ada ColauCarles PuigdemontCatalognacommissariamentoJordi CuixartJordi SnchezJordi Turullreferendum indipendenza catalogna

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