Roma – “Se gli Stati uniti vogliono ritirarsi dall’accordo” sul nucleare con l’Iran “non possiamo farci nulla, ma sarebbe una violazione dell’impegno che hanno preso”. Di conseguenza, “non sarebbero molto credibili quando chiedono alla Corea del Nord” di abbandonare il programma nucleare militare. Dopo l’alta rappresentante Ue Federica Mogherini, anche il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, difende l’intesa con Teheran intervenendo al Forum Med organizzato a Roma dalla Farnesina insieme con l’Ispi. “Mi auguro che l’accordo non venga violato da nessuno” indica il responsabile della diplomazia di Mosca.
Lavrov, davanti alla stessa platea alla quale poche ore prima aveva parlato Mogherini, risponde alla sollecitazione dell’alta rappresentante Ue sulla crisi in Siria, che aveva accolto con favore il processo di Astana, l’iniziativa avviata da Russia, Turchia e Iran, a patto però che qualsiasi tentativo di pacificazione in Siria sia ricondotto sotto l’egida Onu. Il russo ha risposto che sono già stati fatti “dei briefing con il mio amico Staffan De Mistura”, l’inviato delle Nazioni unite per la crisi siriana, e che l’intenzione del processo di Astana è affiancarsi al tavolo di Ginevra, la trattativa condotta dall’Onu, per “aiutarla a lanciare un processo costituzionale di lungo termine per risolvere la questione siriana”. Percorso che potrà partire, sottolinea Lavrov, dopo che “insieme avremo individuato gli interlocutori” da far sedere al tavolo.