Roma – L’Italia garantisce ai minori stranieri non accompagnati una tutela legale adeguata. Lo stabilisce la Commissione europea archiviando la procedura di infrazione contro il nostro Paese aperta nel 2013, quando Bruxelles aveva evidentemente un parere diverso. Ad aver fatto cambiare idea all’esecutivo comunitario, rivendica il sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, è il lavoro fatto dal governo “sia sul piano organizzativo-amministrativo, sia sul piano legislativo, per rendere più efficiente e veloce il sistema di tutori legali nominati dal giudice per i minori non accompagnati”.
L’esponente dell’esecutivo riconosce al “dialogo costante”, mantenuto “negli ultimi due anni” con la Commissione europea, il merito di aver “scongiurato il contenzioso” davanti alla Corte di giustizia. Si sono evitate così “pesanti sanzioni”, sottolinea ancora Gozi ricordando le azioni intraprese per conformare il sistema italiano alla direttiva Ue sui minori stranieri non accompagnati.
“Ai responsabili dei centri di accoglienza sono stati assegnati poteri tutelari che prevedono il rilascio del permesso di soggiorno su semplice richiesta”, elenca, e “la legge prevede anche il diretto coinvolgimento dei garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza e del Garante nazionale”. Inoltre, aggiunge, la legge sui minori non accompagnati approvata lo scorso dicembre “ha velocizzato ulteriormente la procedura di nomina dei tutori – assegnando la competenza al Tribunale per i minorenni, in luogo del Tribunale ordinario – e ha posto il limite di 3 minori per ciascun tutore”. Il Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza ha infine il compito di monitorare le procedure di selezione e di formazione dei tutori.