Bruxelles – Adesso la Commissione europea vuole vederci chiaro sulla proposta di acquisizione di Shazam da parte di Apple, e sta per chiedere la carte all’impresa high-tech statunitense. L’azienda della mela ha manifestato l’interesse di acquistare l’applicazione per smartphone in grado di riconoscere canzoni sulla base di pochi secondi di audio. L’Antitrust comunitario non ha preso in mano il dossier poiché la proposta di acquisizione non raggiunge le soglie di fatturato fissate dal regolamento Ue sulle concentrazioni per le operazioni che devono essere notificate alla Commissione per via della loro dimensione. Bruxelles è stata però rimessa in gioco dall’Austria. Qui Apple ha dovuto notificare l’operazione commerciali in quanto le soglie nazionali di fatturato per la notifica vengono raggiunte.
Le autorità austriache si sono avvalse della facoltà di presentare una richiesta di rinvio alla Commissione europea. Le normative sulle fusioni prevedono che gli Stati membri possano chiedere all’esecutivo comunitario di esaminare una concentrazione che, pur non avendo dimensione europea, incide sul commercio nel mercato interno e rischia di incidere in misura significativa sulla concorrenza nel territorio degli Stati membri che presentano la richiesta. Sulla scia dell’esempio austriaco, anche Islanda, Italia, Francia, Norvegia, Spagna e Svezia si sono unite alla richiesta di chiarimenti.
Non si mette bene per Apple, già in causa con l’Antitrust a dodici stelle che chiede il pagamento di 13 miliardi di euro di tasse non versate all’erario irlandese. La Commissione, fanno sapere da Bruxelles, teme che l’operazione “possa avere una rilevante incidenza negativa sulla concorrenza” all’interno dello Spazio economico europeo. Per questo motivo ora i servizi del commissario per la Concorrenza, Margrethe Vestager, si accingono a chiedere ad Apple di notificare l’operazione.