Bruxelles – Tra il risultato sorprendente del Movimento 5 stelle è la grande affermazione della Lega, sono entusiastici i commenti delle forze euroscettiche europee ai risultati delle elezioni in Italia. Da Marine Le Pen in Francia a Nigel Farage nel Regno Unito è un coro di approvazione per l’esito dalle urne.
A nome dell’Ukip Farage ha espresso le sue congratulazioni ai colleghi del gruppo parlamentare europeo del Movimento 5 stelle, in prima posizione come partito con oltre il 31% dei voti. “Questo è una grande impennata per gli euroscettici e i partiti anti-sistema” ha affermato Farage che ha definito le politiche di immigrazione europee “sbagliate”, aggiungendo che “il risentimento a cui porteranno segnerà la fine” dell’Unione.
A esultare per l’affermazione del partito di Matteo Salvini la leader del Front National Le Pen che ieri notte aveva già twittato: “L’ Europa avrà una terribile serata”. Stamattina ha aggiunto: “La spettacolare progressione e l’arrivo in cima alla coalizione della lega guidata dal nostro alleato e amico Matteo Salvini è una nuova tappa nel percorso di risveglio dei popoli”.
Sono di tutt’altro avviso invece i commenti della Commissione europea e del governo tedesco. Leggendo la stampa estera e le reazioni ai primi risultati del voto di stamani, si percepisce soprattutto confusione e prevale la perplessità di fronte alla situazione dell’Italia definita “ingovernabile” per come è ora. La Commissione europea non si esprime sui risultati elettorali in Italia finché questi non saranno definitivi, ma ribadisce la “fiducia nel presidente Mattarella che sarà in grado di facilitare la formazione di un Governo stabile”
La Germania anche auspica la formazione di un governo stabile in Italia. Alla domanda se la cancelliera Angela Merkel fosse preoccupata che l’esito del voto italiano possa rallentare le riforme in Europa il portavoce Steffen Seibert ha risposto: “Il risultato definitivo delle elezioni non è ancora arrivato. L’Italia è un Paese profondamente amico e partner e ci auguriamo un governo stabile per il benessere del Paese e dell’Europa”.
“Nonostante ne sia uno dei paesi fondatori, l’Italia è in una fase di euro-disillusione”, ha dichiarato invece Nathalie Loiseau, ministra francese per gli Affari europei, ricordando come l’Italia sia uno dei paesi fondatori dell’Unione europea, che tuttavia ora sta affrontando una situazione di generale delusione nei confronti del progetto comunitario, sottolineando come ciò sia “sorprendente”. Ma ci sarebbe una spiegazione. L’Italia “è il paese che ha affrontato il più grande flusso di migranti nella sua storia e si è sentito solo, abbandonato dall’Unione europea” e questo avrebbe provocato nei cittadini italiani un senso di sfiducia nell’Ue.
Anche le reazioni del Gruppo Verdi al Parlamento europeo non si sono fatte aspettare. Il leader del partito europeo Philippe Lambert non sembra sorpreso che in un Paese in cui disoccupazioni giovanile e povertà hanno percentuali piuttosto alte (rispettivamente 35% e 30%), gli italiani abbiano deciso di tentare un’altra strada e voltare le spalle all’Unione europea. “E’ stato sempre chiaro che lasciare l’Italia da sola con un problema enorme come quello della migrazione sia stato crudele”, afferma Lambert. Ha inoltre dichiarato che il partito Popolare europeo dovrebbe fare attenzione a chi considerare come “amici”, ricordando che non è la prima volta che si “accompagnano all’estrema destra”. E ancora: “Come nel caso dell’Austria, la loro alleanza con l’estrema destra ha fatto sfacelo dei valori europei che pretendono di rappresentare e toglie al PPE ogni credenziale di forza pro-europeista.”
Anche Marco Affronte, eurodeputato italiano del Gruppo Verdi mostra preoccupazione per il malcontento dei cittadini nei confronti dell’Unione Europea: “Il risultato dovrebbe essere preso in serissima considerazione dalle Istituzioni Europee: dalle urne arriva una fortissima richiesta di cambiamento rivolta all’Europa”. Rivolge anche la sua preoccupazione all’emergere delle forze populiste di destra: “E’ indifferente quale Governo avremo davanti: ignorare il messaggio e continuare ad etichettare Lega e Movimento 5 Stelle come ‘populismo’ non farà altro che continuare a contribuire alla crescita di queste forze politiche”.
Chi esulta sono invece i sostenitori e rappresentanti della Lega. “Il trionfo straordinario della Lega e di Matteo Salvini cambiano la storia del nostro Paese e dell’Europa, chiudono la seconda Repubblica e aprono le porte ad un futuro in cui a decidere è il popolo e non più i poteri forti di Bruxelles e Roma”. Così dichiara l’europarlamentare della Lega Mara Bizzotto, sostenendo che questa vittoria rappresenta “la ribellione di oltre 5 milioni di italiani perbene che vogliono un’Italia libera dai diktat della Ue, un’Italia più sicura e più giusta, con più lavoro e meno immigrati clandestini”.
Le preoccupazioni riguardo le forze populiste vincitrici delle votazioni elettorali italiane non si fermano qui. Claudia Marà, membro dell’Enar (Rete europea contro il razzismo) ha ribadito oggi come le tendenze xenofobe promosse da vari partiti in Europa, tra cui l’attuale vincitrice Lega, siano un campanello d’allarme: “I politici europei stanno utilizzando migranti e minoranze come capro espiatorio per ottenere voti, invece di proporre soluzioni concrete per migliorare la situazione”. In più, dopo l’episodio razzista di Macerata, sembra che la situazione sia diventata ancor più preoccupante in quanto tale fatto ha contribuito ad aumentare la paura invece di essere considerato come una condanna contro il razzismo. Secondo Marà, “i cittadini di colore potrebbero essere ancora meno in sicurezza ora se il governo italiano continuerà in questa direzione”.