Roma – Tocca al diretto interessato, il commissario europeo per gli Affari economici Pierre Moscovici, intervenire per disinnescare la mina accesa ieri dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che citando il francese aveva riferito di timori dei partner europei causati dall’incertezza politica in Italia. “Osservo che i mercati sono sereni, e noi siamo sereni perché abbiamo fiducia nella democrazia italiana e nell’impegno dell’Italia nell’Ue”, ha dichiarato l’esponente dell’esecutivo comunitario a margine della sessione plenaria dell’Europarlamento, a Strasburgo. “Gli italiani hanno espresso le loro preferenze con il voto e ora tocca a Mattarella e alle formazioni politiche definire il prossimo governo. Sono tranquillo che l’Italia resterà un partner solido e affidabile”.
Posto rimedio a un incidente, il francese rischia però di aprirne un altro, o almeno di attirarsi gli strali della Lega. Ieri, sempre da Strasburgo, il leader del Carrocio Matteo Salvini è tornato per l’ennesima volta amettere in discussione il rispetto del tetto al 3% per il rapporto deficit Pil. Interrogato dai giornalisti sull’argomento, Moscovici ha risposto che si tratta di “una regola comune e di buon senso, che permette semplicemente di assicurare che il debito pubblico si riduca”.