Bruxelles – Uno sforzo in più per gli Stati, ma necessario per un’Europa più ambiziosa. Il Parlamento europeo vuole un bilancio Ue in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini, e la posizione dell’Aula rispecchia queste intenzioni. Risorse complessive pari non più all’1% del Pil dell’Unione europea ma pari all’1,3%, risorse proprie che l’Unione può spendere autonomamente, senza dover chiedere nulla ai governi nazionali, e da generare con web-tax e prelievi sui paradisi fiscali, e poi finanziamento di programmi cruciali quali ricerca, agricoltura e coesione. Questa la posizione del Parlamento europeo uscita dalla Plenaria di Strasburgo. “I cittadini chiedono un’Europa più efficace, capace di dare risposte su sicurezza, immigrazione, disoccupazione o cambiamento climatico”, premette il presidente dell’istituzione, Antonio Tajani. Approvando la sua risoluzione, “il Parlamento ha compiuto un passo importante in questa direzione”.
I negoziati sono ancora tutti da fare, ma per il prossimo bilancio settennale 2021-2027 (Mff) “l’obiettivo minimo deve essere l’1,3% del Pil dell’Ue”. Servono contributi più alti, che si spiegano con la necessità di sopperire al venir meno del contributo britannico dopo la Brexit. Ma c’è la necessità di “continuare a promuovere la coesione sociale e territoriale, un’agricoltura competitiva, un’industria innovativa e la lotta alla disoccupazione giovanile”. E poi ci sono nuove voci di spesa: difesa comune, gestione dei flussi migratori, investimenti in Africa.
Il difficile adesso, più che convincere gli Stati, sarà far capire all’opinione pubblica dei Ventisette che l’Europa non impoverisce gli Erari nazionali. Come ricorda Tajani, “1 euro speso a livello Ue su ricerca, innovazione, sicurezza, difesa, controllo delle frontiere o sviluppo dell’Africa, ha un effetto moltiplicatore molto maggiore di 1 euro speso a livello nazionale”. Questo è un qualcosa che “dobbiamo spiegare ai cittadini”. Tanto per fare un esempio, “se ogni Stato avesse dovuto realizzare un proprio sistema satellitare Gps o per l’osservazione della terra, il conto sarebbe stato 20 volte quello di Galileo e Copernico”.
L’aumento del bilancio “non deve pesare sulle tasche dei contribuenti”, sottlinea Tajani. Ecco perchè il sistema di risorse proprie dovrà essere finanziato intervenendo sui ‘furbetti’. “Nella risoluzione approvata, il Parlamento si è espresso chiaramente a favore di un sistema di risorse proprie, dove a contribuire deve essere chi approfitta del nostro mercato interno senza pagare tasse adeguate: i paradisi fiscali, le piattaforme digitali, le transazioni finanziarie a carattere speculativo”.